Leonardo Piccini, Libero 1/8/2013, 1 agosto 2013
IN GERMANIA PATTEGGIANO 50 EVASORI AL GIORNO
L’Italia si sa, è maglia nera nell’evasione fiscale: ogni anno perdiamo circa 180 miliardi di euro, una cifra mostruosa che pone il nostro Paese al primo posto in assoluto in Europa, ma la Germania ci tallona da vicino con 159 miliardi, almeno stando ai dati del “Tax Reserach UK”: nel Paese della cancelliera Angela Merkel, l’economia sommersa è pari a circa 400 miliardi di euro, e causa una perdita al fisco di più di 150 miliardi l’anno. Ma in Germania hanno adottando un metodo apparentemente migliore del nostro per recuperare il sommerso: se da una parte chi evade, froda o elude il fisco tedesco finisce direttamente in galera (la Merkel ha ulteriormente inasprito le pene: da tre a cinque anni senza condizionale), dall’altra chi, prima che il Fisco accerti la sua posizione di evasore totale o parziale, fa autodenuncia (in tedesco si chiama “Selbstanzeige”) non viene massacrato.
LA PROCEDURA
E così secondo i dati del ministero delle Finanze tedesco, almeno una cinquantina di frodatori si presentano ogni giorno spontaneamente presso gli uffici territoriali per autodenunciarsi ed evitare così il carcere; da gennaio a giugno di quest’anno, sono ben 9.000 le dichiarazioni presentate.
Se ci si autodenuncia, si evitano le sanzioni penali, ma occorre presentarsi personalmente al fisco, dichiarare l’esatto ammontare del patrimonio sottratto alle imposte, pagando il dovuto per tutti gli anni di mancata contribuzione con l’aggiunta di una sopratassa del 5%, ma solo nel caso in cui la somma elusa o frodata sia superiore ai 50.000 euro. In Germania le pene vengono applicate con il massimo del rigore nei confronti di chiunque: è per questo, che anche il presidente del Bayern Monaco FC, la squadra di calcio vincitrice dell’ultima “Champions League”, Uli Hoeness, ad aprile si è autodenunciato al fisco, beneficiando così della mancata azione penale nei suoi confronti, ma ha dovuto dichiarare 15 milioni di euro depositati su un conto cifrato svizzero e ha fatto immediatamente rientrare i propri capitali in Germania.
A queste misure ne vanno aggiunte altre, perché la Germania conduce da sempre una lotta spietata all’evasione fiscale, e grazie a una legge votata nel 2006, i singoli Stati tedeschi possono trattare direttamente l’acquisto di dati coperti da segreto bancario riguardanti i propri concittadini. Il Land del Reno-Palatinato ha annunciato di aver acquisito un CD contenente i conti esteri di un migliaio di contribuenti non in regola col fisco, mentre il Land del Nord Westphalia ha ottenuto 6 CD pagandoli 9 milioni, con gli estremi di centinaia di conti correnti cifrati attualmente in Svizzera, Montecarlo e in Lussemburgo.
LA SVIZZERA
Un rigore a cui non si è sottratto nemmeno l’accordo bilaterale con la Svizzera, denominato «Rubik », saltato al Bundesrat, la camera alta tedesca, per l’opposizione del partito Social-democratico (la SPD), che lo ha ritenuto troppo blando nei confronti degli evasori: la SPD non era disposta ad accettare l’anonimato garantito ai titolari di depositi non dichiarati, che sarebbero stati tassati forfettariamente e in modo anonimo. Luder Runge, della “Deutsche Steuerberater”, una società di consulenza fiscale e tributaria, conferma a Libero che «da alcuni mesi assistiamo a una forte richiesta di aiuto da parte di dirigenti di piccole e medie imprese tedesche, che ci chiedono di guidarli nel percorso di emersione fiscale; ai nostri clienti consigliamo di denunciarsi al fisco e li aiutiamo a recuperare le somme detenute illegalmente all’estero». Molti dei clienti che si rivolgono alla “Deutsche Steurberater”, hanno capitali in Svizzera e Lussemburgo con cui la Germania ha appena sottoscritto un trattato che entrerà in vigore già a partire dal 2015; ma per evitare i rigori dalla legge antievasori e il carcere, stanno già facendo rientrare i soldi in patria. E così, nei primi sei mesi dell’anno, Stato e collettività, possono contare su 600 milioni di euro di maggiori entrate fiscali, e gli esperti stimano che questa cifra è destinata ad aumentare nei prossimi anni.