Nicola Lomardozzi, la Repubblica 2/8/2013, 2 agosto 2013
WANTED DOSTOEVSKIJ
A volte la burocrazia si dimostra più efficace dei manganelli e degli agenti speciali, riuscendo a stroncare, sul nascere, ogni tentativo di provocazione. È successo infatti che un giovane della lontana Kamchatka abbia deciso di protestare contro la recente legge che proibisce l’uso di parole “volgari o comunque offensive” in letteratura e nel cinema. Legge che consente di fatto ai giudici di censurare tutto quello che possa suonare fastidioso per il potere. Così ha deciso di sporgere regolare denuncia in procura nientemeno che contro Dostoevskij “per aver utilizzato il termine idiota nel testo, e addirittura nel titolo, di un suo romanzo”. Il fatto è che la procura locale ha preso la cosa ottusamente alla lettera, aprendo un fascicolo per sospetto uso del turpiloquio contro tale “Dostoevskij Fiodor, relativamente al suo romanzo L’Idiota”. Vale a dire uno tra i testi più amati e studiati della letteratura mondiale. Spaventosa ignoranza o diabolica capacità di smorzare ogni forma di protesta? Mistero. In ogni caso il fascicolo, dopo due giorni di scrupolose indagini, è stato archiviato per “sopraggiunta notizia del decesso dell’autore”.