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 2013  agosto 01 Giovedì calendario

CON LA BOOK CAR LA LIBRERIA DIVENTA AMBULANTE


«Pianissimo. Perché è il titolo di una raccolta di poesie di Camillo Sbarbaro, ma è anche la velocità che preferisco. Così, per non avere tentazioni, ho comprato un furgone d’epoca che più di settanta all’ora proprio non fa». Filippo Nicosia ha trent’anni, è siciliano ma ha studiato a Roma. Lavora nell’editoria, pensa che chi legge libri sia più fortunato, ed è l’inventore di questa cosa,
Pianissimo
appunto (http://www.pianissimolibrisullastrada.it). Un viaggio lento per la Sicilia, ogni giorno una tappa in un paese diverso. Il furgone che ha comprato è un Fiat 900 Panorama bianco. L’ha pagato mille euro da un vecchio artigiano, e l’ha attrezzato per farne una specie di libreria ambulante. Ha tolto le sedute e ci ha messo le panche e sotto le panche ci caricherà i libri. Quanti? «Mah, un migliaio direi. Ho chiesto alle piccole case di editrici — minimum fax, Marcos y Marcos, la Nuova Frontiera, Nutrimenti, Due punti, l’Orecchio Acerbo, Voland e tutte le altre che sto dimenticando.... — di poter scegliere. Così, quando mi fermerò nelle piazze, venderò solo libri che mi piacciono, e saprò raccontarli meglio».
Filippo si è ispirato a Luciano Bianciardi, al suo Bibliobus. «Se la gente non va dai libri, saranno i libri ad andare dalla gente», diceva lo scrittore e intanto guidava un furgone simile a quello di Filippo, e portava da leggere ai minatori. Gli stessi che avrebbe poi raccontato, gli stessi che morirono a decine quando uno dei pozzi esplose, a Ribolla. Ogni tanto, nei suoi giri, lo accompagnava anche Cassola. «Io sono l’autista e il venditore», racconta Nicosia, «ho anche acquistato una licenza di ambulante, ma avrò dei complici (Serena Casini, Mauro Maraschi, Maura Romeo). Ho già contattato i Comuni, i Festival, le associazioni dei posti in cui intendo fermarmi, mai più di un giorno. La prima tappa di
Pianissimosarà
il 9 Agosto a Torre Faro, Messina. La sera, Nadia Terranova leggerà la sua versione per ragazzi de
Le mille e una notte
(La Nuova Frontiera Junior), nel parco letterario Horcynus Orca ». Che cosa ti aspetti? «Di vendere tutti i libri che ho con me! Da Roma in giù, si sa, i promotori neanche ci vanno. I dati di vendita dei libri al Sud sono sconfortanti. Mi aspetto di raccontare ma anche di ascoltare, e quello che scoprirò lo racconterò nel blog». Anche Davide Ruffinengo è un libraio itinerante, ma prima di tutto è un personal reader. È nato ad Asti, e la sua idea era quella di aiutare i lettori a scegliere i libri. Andava nelle case, porta a porta, a parlare di storie. Poi ha conosciuto Davide Ferraris, proprietario della libreria Therese di Torino. Uno che ha capito che c’era qualcosa che non andava quando, da commesso di una grande libreria di catena, ha trovato le
Lettere Luterane
di Pasolini nel settore Religione... Da Therese, racconta Ferraris, le persone entrano e parlano, chiedono e ricevono consigli. Li aspettiamo, ma ogni tanto li andiamo anche a cercare con la nostra Book Car. Ruffinengo e Ferraris sono anche autori di un progetto intitolato «Il libraio suona sempre due volte», che è una specie di spettacolo in cui si raccontano i libri, un altro modo allegro e poco ortodosso di promuovere la lettura.
La “book car” di Valentina Rizzi è invece un Apetto. Uno di quegli Ape 50 a tre marce che non si vedono quasi più. Lo ha dipinto e allestito che è una meraviglia. L’ha comprato coi soldi di un bando sulla creatività indetto dalla provincia di Roma, poco prima della fine del mandato di Zingaretti. Anche Valentina è una libraia itinerante, ma il suo problema sono i poliziotti un po’ troppo zelanti. Lei ha una licenza per vendere i libri — è specializzata in letteratura per ragazzi — ma in teoria non potrebbe sostare. Solo che se non si ferma, se non mostra i suoi libri, viene meno il senso di un Apetto su giù per la via Pontina in cerca di lettori. Certo, potrebbe fermarsi nei mercati o nelle fiere, ma non è lì che vuole arrivare. «Io voglio arrivare dove i ragazzi corrono avendo per compagnia solo un pallone, e non per scelta, ma per disperazione ». A chi, preso dall’entusiasmo per le iniziative di diffusione della lettura, volesse provare una vera esperienza di slow reading, consiglio di cominciare da qui: http://www.vivereconlentezza.it/content/leggevamo- quattro- libri- primo- appello- lautunno- 2013. «Leggevamo quattro amici al bar» è una specie di festival diffuso e fai-da-te, che si svolge dal 28 settembre al 4 ottobre 2013. Nel bando, troverete l’invito a organizzare nella vostra città uno o più incontri di lettura a voce alta. Dove? «Bar, scuole, ospedali, asili, teatri, planetari, piazze, giardini, luoghi di lavoro, case di riposo, carceri, caserme, luoghi incantati, circoli, chiese, stazioni, vigne, pianerottoli, negozi, treni, uffici, cimiteri, cantieri, autobus... Ogni posto è un buon posto per leggere». L’importante è sempre divertirsi. L’altro giorno per strada ho visto passare una ragazza con una maglietta su cui c’era
scritto “Leggere è sexy”. E se avesse ragione?