Daniele Martini, il Fatto Quotidiano 31/7/2013, 31 luglio 2013
MISTER 3,5 MILIARDI LE AUTOSTRADE DEL SUD SONO SUE
MISTER 3,5 MILIARDI LE AUTOSTRADE DEL SUD SONO SUE -
Bravo è bravo, l’ingegnere palermitano Antonino Bevilacqua, detto Nino, 51 anni. Uno dei migliori direttori dei lavori sulla piazza, secondo il giudizio dei colleghi specializzati nella progettazione e costruzione di strade. Ha anche i titoli giusti, professore universitario, ordinario all’università di Palermo, dipartimento di Ingegneria civile e dei materiali. Forse non brilla in continenza, però. L’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, ammirato dalla sua intraprendenza, una volta ha detto: “È ovunque”. In cielo, in terra e in ogni luogo, come Dio nella definizione del catechismo dei bambini. Secondo il calcolo fornito al Fatto Quotidiano da una qualificata fonte interna Anas, solo nel sud Bevilacqua ha incarichi professionali per lavori stradali di un importo complessivo a base d’asta di circa 3 miliardi e 500 milioni. Una cifra enorme, quanto una legge Finanziaria.
COME SE non ci fosse nessuno al di fuori di lui quando si parla di strade a sud di Roma. C’è Bevilacqua per conto dell’impresa Astaldi sui megalotti 1, 2 e 3 della statale 106 Jonica. C’è Bevilacqua con l’impresa Pizzarotti sull’autostrada Catania-Siracusa. E c’è di nuovo lui con la società Tecnis di Mimmo Costanzo sul primo e secondo lotto della statale 640 Agrigento-Caltanisetta e su un tratto della Salerno-Reggio miracolosamente finito un anno e mezzo prima del termine e generosamente ricompensato dall’Anas con 26 milioni di euro di bonus. E spicca il suo nome pure sulla Palermo-Agrigento. E dove non c’è, dicono che arriverà . Sulla Terni-Rieti, per esempio, dove invece i lavori della Tecnis vanno a rilento, lo danno come sicuro nuovo direttore da settembre. E quando almeno sulla carta il nome di Bevilacqua non appare, come sul macrolotto 1 della Salerno-Reggio Calabria, spunta qualche professionista di quella che viene indicata come la sua “filiera”. Tipo l’ingegner Federico Murrone, legatissimo anche al direttore Anas Ugo Dibennardo. Dove c’è Bevilacqua si aprono sovente anche contenziosi super, spesso “bonariamente” chiusi con esborsi di decine e decine di milioni di euro pagati dall’Anas ai privati. Come sulla statale Jonica, dove secondo la Corte dei Conti l’azienda pubblica guidata da Pietro Ciucci ha pagato anche se non avrebbe dovuto. Bevilacqua, lo stesso Ciucci e altre 17 persone ora devono risarcire lo Stato con 40 milioni di euro.
È PURE cortese e gentile, Bevilacqua, un vero gentiluomo isolano, stando ai racconti di chi lo ha frequentato. E ricco sfondato. Quando si muove per lavoro, usa l’elicottero da un cantiere all’altro. Quando va per mare, invece, ha il suo yacht dove fa salire ospiti selezionati, una volta pure la rockstar Sting. Per una decina d’anni è stato presidente del porto di Palermo e poi, scaduto l’incarico, le autorità isolane all’inizio di giugno per non perderlo lo hanno trasformato subito in commissario . Ha l’ufficio nei pressi del porto con vista sui moli. Anche quello è super, in una sorta di castello, il settecentesco palazzo Torremuzza. Dentro quei 1.500 metri quadrati di saloni affrescati, lavorano cento tra architetti e ingegneri suoi collaboratori.
Ovvio che Bevilacqua sia ben ammanicato con la politica, destra e sinistra non fa differenza. Conosce assai bene il senatore Pd Giuseppe Lumia e l’ex Mirello Crisafulli e ha buoni rapporti con il mondo cooperativo delle costruzioni, dalla Ccc alla Cmc di Dario Foschini.
PRIMA DI FINIRE a Rebibbia per rapporti con la mafia, Totò Cuffaro era un suo amicone. Ed è del suo giro Gianfranco Miccichè, berlusconiano della prima ora, uno dei maggiori artefici del famoso 61 a zero siciliano a favore del centrodestra nelle elezioni del 2001. È stato proprio con Miccichè ministro dello Sviluppo che la fulgida stella dell’ingegnere siculo ha preso a risplendere ancora di più. Dà del tu anche a Marcello Dell’Utri e Denis Verdini, fondatore di Forza Italia il primo, ultimo potente gestore del Pdl il secondo. Nell’ottobre 2009 gli investigatori del Ros dei carabinieri li segnalano tutti e tre a casa di Verdini a Roma in quello che viene definito una sorta di “incontro al vertice”. Partecipa anche un quarto personaggio, Dibennardo, allora capo del Compartimento Anas della Sicilia. Dibennardo poi ha fatto molta carriera e il 25 gennaio di quest’anno è diventato direttore centrale della Progettazione dell’azienda pubblica delle strade. Uno dei collaboratori più vicini all’amministratore unico Ciucci e in teoria pure la controparte tecnica dell’ingegner Bevilacqua all’Anas.