Andrea Gagliardi, Il Sole 24 Ore 31/7/2013, 31 luglio 2013
BARRIERA SICURA MA CEDE CON IMPATTI ECCEZIONALI
[Gabriele Camomilla]
«I New Jersey sono barriere eccezionali in termini di resistenza. Con i più alti standard di sicurezza. Ma in caso di urto eccezionale cedono, non si tratta di dolo o di malfunzionamento ma di una cosa normale. Del resto in Italia esistono 400 km di barriere bordo ponte di questo tipo che hanno il merito di aver bloccato il fenomeno delle cadute dei camion dai ponti, in passato molto frequenti». A parlare è l’ingegnere Gabriele Camomilla, "il padre" della versione italiana dei New Jersey americani (sottoposti al crash test nella pista prove di Anagni), che respinge al mittente l’ipotesi di un malfunzionamento delle barriere presenti sul viadotto da cui è precipitato il pullman in Irpinia sulla A16.
Che tipo di protezione garantiscono le barriere New Jersey?
Una protezione triplice. Si tratta di elementi in calcestruzzo lunghi sei metri e alti uno, collegati tra loro, robusti ma non rigidi, ancorati in modo duttile. Quando l’ancoraggio si spezza per via di una maggiore energia d’urto entra in azione la seconda linea di resistenza, a un metro di altezza, con un carico di rottura molto più alto degli ancoraggi. La terza linea di sicurezza, rappresentata dal mancorrente in acciaio a un metro e mezzo da terra, impedisce all’autobus o al camion di ribaltarsi e alle barriere di rompersi.
Perché allora il New Jersey dell’incidente non ha retto?
Gli incidenti dipendono dall’angolo di impatto, dalla velocità e dalla massa del veicolo. La barriera H4 bordo ponte come quella di Acqualonga è omologata per un autoarticolato da 38 tonnellate che la urta con un angolo di 20 gradi a 65 km/h. Evidentemente nel caso del pullman in Irpinia uno o più parametri sono stati superati. Non credo la massa, ma la velocità e l’angolo d’impatto sì. Probabilmente l’autobus, deviando per evitare le macchine, è sbattuto contro la barriera con un angolo di almeno 45°, con una velocità, in un tratto autostradale in forte discesa, superiore ai 65 km/h.
Esclude problemi di cattivo montaggio o manutenzione?
Li escluderei. Quelle barriere sono state montate nel 1990 e per due decenni hanno funzionato a dovere, tanto è vero che il tasso di incidentalità della A16 è molto basso. Se ci fosse stato un problema sarebbe venuto fuori prima. Inoltre le operazioni di montaggio sono standardizzate e quelle di manutenzione non sono particolarmente complesse.