Andrea Gagliardi, Il Sole 24 Ore 30/7/2013, 30 luglio 2013
UN GIRO D’AFFARI DI 2 MILIARDI
Due miliardi di fatturato. Circa 3.700 imprese attive, per un numero complessivo di oltre 26mila autobus circolanti. E ancora: 24mila addetti (di cui 22mila conducenti) e 1,2 miliardi di chilometri annui percorsi. È la fotografia del mercato delle imprese di noleggio autobus in base a una recente ricerca di Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) e Hermes (Centro di ricerca sui trasporti pubblici locali). Un settore nel quale la domanda è trainata di gran lunga dal trasporto turistico (47,5%), seguito dal trasporto studenti (22%), dal turismo religioso (14,2%) e dal congressuale (5,3%). «Il turismo scolastico è in calo – spiega Nicola Biscotti, presidente di Anav – a causa della crisi economica e di problemi interni dovuti tra l’altro alle indennità non più riconosciute ai professori, ma il settore degli autobus da turismo tiene nel suo complesso anche perché i pullman offrono un servizio capillare insostituibile e sono uno strumento indispensabile per gli spostamenti sul territorio di tutto l’incoming, ossia dei turisti stranieri organizzati che atterrano a Fiumicino o Malpensa e poi proseguono nel loro tour della Penisola». Senza dimenticare il turismo outgoing, soprattutto religioso. Se infatti è vero che i giganti del settore come l’Opera romana pellegrinaggi utilizzano soprattutto l’aereo e il treno come mezzo di trasporto per mete come Lourdes o la Terra Santa, il pullman non è uscito di scena. «Penso ad esempio ai pellegrinaggi a Medjugorje – continua Biscotti – per i quali l’autobus, via Trieste, continua a essere il mezzo di trasporto più gettonato».
Tra le principali criticità segnalate dallo studio dell’Anav, la vetustà dei mezzi (in media 11 anni), tra le più elevate d’Europa. E il fatto che in alcune regioni non è contemplata un’anzianità massima, mentre in altre sono previsti limiti diversi. Da segnalare che la Campania è la regione con il maggior numero di imprese di noleggio autobus (418) e con il maggior numero di mezzi circolanti (4mila). Non solo. La Campania detiene anche la maglia nera per il parco pullman più obsoleto (14,69 anni di anzianità media, contro i 7,58 anni della più virtuosa Valle d’Aosta). E ha anche il record di autobus «Euro zero» (oltre 1.600 su 6.400). L’Italia del resto non brilla complessivamente in quest’ultimo campo. Il 54,4% degli autobus si colloca nelle classi Euro 0, 1 e 2. Una performance scarsa se si considera che in Francia, gli autobus fino alla classe Euro 2 non superano il 25,9%, mentre gli Euro 5 sono il 18%, gli Euro 4 il 30,2% e gli Euro 3 il 25,9%.
Numeri più dettagliati sul turismo scolastico li fornisce l’Osservatorio del Centro studi del Touring Club Italiano che monitora l’andamento dei viaggi d’istruzione degli istituti superiori di primo e secondo grado, per i quali il pullman resta il mezzo di trasporto di gran lunga più utilizzato. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio, relativi all’anno scolastico 2011/2012, il fatturato del turismo scolastico è di circa 400 milioni. Più nello specifico quello delle scuole superiori di secondo grado sfiora i 270 milioni, con un recupero del 25% sull’anno precedente, ma lontanissimi dai 375 milioni del periodo d’oro 2007-2008 ossia degli anni pre-crisi. Mentre quello delle scuole medie è di circa 135 milioni.