Michele Farina, Corriere della Sera 31/7/2013, 31 luglio 2013
Lo Zimbabwe sceglie il suo futuro– Nessuno gli crede: «Se perdo mi arrendo». Mai fidarsi del Vecchio Coccodrillo, come lo chiamano gli avversari: Robert Mugabe, 89 anni, da 33 presidente-padrone dello Zimbabwe, pensa di artigliare un’altra vittoria
Lo Zimbabwe sceglie il suo futuro– Nessuno gli crede: «Se perdo mi arrendo». Mai fidarsi del Vecchio Coccodrillo, come lo chiamano gli avversari: Robert Mugabe, 89 anni, da 33 presidente-padrone dello Zimbabwe, pensa di artigliare un’altra vittoria. È l’opposto di Nelson Mandela (che lasciò il potere dopo 4 anni). Se brogli e intimidazioni non funzionassero contro i giovani elettori del rivale Morgan Tsvangirai, 61 anni, l’Old Croc e la sua cerchia venderanno cara la pelle. È la stessa sfida di 5 anni fa quando Tsvangirai, oggi ammaccato protagonista di scandali sessuali («è una rana che salta di donna in donna» lo attacca il Coccodrillo) vinse al primo turno ma si ritirò al ballottaggio per fermare le violenze contro i sostenitori (oltre 200 morti). Le pressioni internazionali portarono a un governo di coalizione, con Mugabe presidente pigliatutto e Tsvangirai premier valletto. Grazie anche alla dollarizzazione dell’economia il governo ha abbattuto l’inflazione che viaggiava a tassi del 500 (milioni) per cento. Quattro anni fa le 8.000 scuole erano chiuse, come molti ospedali. A funzionare erano le miniere di diamanti che riempivano le tasche degli amici dell’Old Croc. La situazione è migliorata, ma le aspettative di vita restano ferme a 53 anni e l’ultimo rapporto dell’International Crisis Group delinea uno scenario pieno di incognite e di probabili violenze. Polizia, esercito e commissione elettorale restano pro Mugabe. Il Coccodrillo lo scorso maggio ha accettato una Costituzione più democratica, salvo anticipare le elezioni al 31 luglio per impedire gli effetti della nuova Carta sul voto. I Paesi africani, unici ammessi a monitorare le elezioni, smettano di perdonare Mugabe. L’Europa e gli Usa siano pronte a reintrodurre le sanzioni (in parte smantellate) contro il Coccodrillo e la sua cerchia. La rana Tsvangirai sarà anche fedifraga e poligama. Ma non ha mai azzannato nessuno.