Vittorio Sabadin, La Stampa30/7/2013, 30 luglio 2013
HEATHROW SPIA I RITARDATARI
I passeggeri degli aerei giustamente protestano quando il volo è in ritardo, ma in quasi il 50% dei casi la colpa è di qualcuno di loro.
Se non bastassero gli aeroporti congestionati, gli scioperi e il maltempo, è il ritardo con il quale molti viaggiatori si presentano nell’area partenze o la noncuranza con la quale si attardano nei duty free a sconvolgere gli orari. Ma l’aeroporto di Heathrow a Londra, nel quale transitano ogni anno quasi 70 milioni di persone, ha forse trovato il modo di evitare che i passeggeri si distraggano troppo nei negozi: non li perderà mai di vista.
Nei terminal 1 e 3 la Virgin Atlantic e la sua versione domestica, la Little Red, hanno sperimentato una nuova carta d’imbarco che contiene un chip in grado di localizzare il passeggero. Il sistema di controllo si accorge se i viaggiatori sono entrati nell’area di partenza, o hanno superato le barriere di sicurezza. Se qualcuno è in ritardo, viene avvisato con scritte sugli schermi e se il luogo nel quale si trova è troppo lontano per consentirgli di arrivare in tempo al gate, il passeggero viene invitato a recarsi nuovamente al check in, dove imparerà a essere più puntuale.
La prima settimana di prove ha dato buoni risultati: il 44% di circa 35 mila viaggiatori si era attardato nei terminal e ha dovuto essere sollecitato a muoversi Il nuovo sistema, se verrà adottato in tutto l’aeroporto, porrà fine all’arrivo trafelato in cabina dei ritardatari, guardati con ostentato disprezzo dai passeggeri già seduti da tempo sulle loro poltrone. E consentirà alle compagnie un notevole risparmio, visto che il tempo in più passato sulla pista costa a ogni velivolo circa 100 euro al minuto. Se un aereo perde il suo «slot», deve rimettersi al fondo della coda sulla pista di rullaggio, rinviando la partenza anche di mezz’ora. I minuti di ritardo causati dai passeggeri nel principale scalo di Londra sono 50 mila all’anno, per un costo di 3,5 milioni di sterline.
Il nuovo sistema di monitoraggio darà sicuramente benefici, ma non potrà da solo ovviare all’incubo di Heathrow. L’aeroporto opera al 98% delle sue capacità e quindi è sempre nel caos. La nuova pista sarà aperta forse nel 2025. Il terminal 2 è chiuso e riaprirà nel 2014. L’unico terminal all’altezza della situazione è il 5, ma è riservato a British Airways e tanto peggio per tutti gli altri.
Nella rassegnazione generale, i giornali di Londra hanno cominciato a pubblicare articoli di consigli ai lettori su come sopravvivere nell’aeroporto, cosa che in certi giorni è tutt’altro che scontata.