Roberto Giardina, ItaliaOggi 27/7/2013, 27 luglio 2013
A VIENNA SI INSEGNA A CORROMPERE
Come si corrompe e come ci si lascia corrompere? Per alcuni è un talento innato, come giocare a scacchi o ballare il tango. Per altri è un’arte da imparare, e a Vienna è nato l’Institut für angewandte Korruption, come dire l’Istituto per la corruzione applicata.
Poca teoria, molta pratica. Si insegna a offrire una bustarella a un pubblico ufficiale senza venir denunciati, o ad aprire un conto sicuro in qualche paradiso fiscale. Chi è disposto a investire 250 euro potrà partecipare a un «incontro segreto» con qualcuno capace di aprire le giuste strade verso i centri del potere. Con 4 mila euro si riceve l’assistenza necessaria per creare una fondazione ai Caraibi attraverso la quale dirottare fondi neri illimitati.
L’istituto organizza anche un giro turistico per Vienna sui luoghi famosi della corruzione. L’Austria, si dice, è il paese che più ci assomiglia, politicamente e socialmente, paralizzato tra blocchi contrapposti, destra e sinistra, in realtà senza eccessive differenze, una società dove vige un perenne inciucio. L’iniziativa dei viennesi potrebbe venire imitata a casa nostra, a Roma o a Milano, ma forse non basterebbe una giornata ad andare in pellegrinaggio tra indirizzi dei soliti noti, sedi di partiti apparentemente scomparsi ma sempre in vita, banche e uffici. A Vienna bastano due ore. Per chi non lo avesse già intuito, si tratta di un’iniziativa satirica. È uno scherzo, dicono con una strizzata d’occhio gli organizzatori, attori di cabaret, giornalisti, scrittori, giovani economisti, ma è tutto vero. E i partecipanti apprenderanno i segreti della corruzione, verranno condotti dietro le quinte del potere marcio, e ogni potere lo è, più o meno, ti avvertono.
Si comincia dalla casa dell’ex ministro delle finanze, Karl-Heinz Grasser, coinvolto in una serie di scandali e di processi, ma dopo anni si continua a indagare, a rinviare, a esplorare, una sentenza appare sempre più lontana e improbabile. Vi ricorda qualcosa, o qualcuno? «Forse il nostro tour servirà a qualcosa, a smuovere una reazione popolare», dichiara una delle organizzatrici, Julia Draxler, che lavora al Museo di arte moderna.
Seconda fermata in pieno centro, nel Kärtner Ring, davanti alla sede del conte Alfons Mensdorff-Pouilly, il più potente lobbysta del paese. Imputato per diversi casi di corruzione, è finito assolto. «L’affare puzza», concluse il giudice, «ma non puzza abbastanza». Quando si tratta di corruzione, spiega la guida, le prove non bastano mai: basta avere ingaggiato un esperto in comunicazione che sappia manipolare l’informazione. E subito dopo si passa alla sede dell’agenzia pubblicitaria di Gernot Rumpold, sempre imputato mai condannato, che organizzò un evento sul tema Eurofighter. Costo: 96 mila euro, chi corrompe non deve badare alle spese. Chi vuol partecipare al grande gioco, si consiglia, dovrebbe cominciare con il richiedere un permesso di caccia: i circoli di appassionati del tiro al fagiano o al cervo sono luoghi dove si incontra chi conta, e che ci potrà dare un buon consiglio. A pagamento, s’intende. Il tour, che si compie una volta alla settimana di venerdì, termina davanti al parlamento. L’anno scorso la commissione parlamentare anticorruzione aveva in esame sette casi. Li ha chiusi senza giungere a un risultato, su pressione di tutti i partiti, per una volta d’accordo.