Stefano Montefiori, Corriere della Sera 27/07/2013, 27 luglio 2013
HOLLANDE «RAZIONE» LE FERIE. SALE IL MALUMORE DEI MINISTRI —
Per la prima volta dopo anni, Geneviève Fioraso (ministro della Ricerca) non partirà per le più lontane delle isole Ebridi a sei ore di navigazione dalla costa scozzese, e pure le vacanze in Calabria di Thierry Repentin (Affari europei) sono in forse: il presidente François Hollande ha raccomandato a tutti i 38 ministri francesi di prendersi solo due settimane di ferie (nel periodo compreso tra l’ultimo Consiglio, il 2 agosto, e il seminario governativo del 19) e soprattutto di non allontanarsi troppo dalla capitale. Meglio restare in Francia, perché in caso di emergenza gli uffici di Parigi devono essere raggiungibili immediatamente, ha spiegato Hollande.
Solo che la linea autopunitiva non ha suscitato entusiasmi, innanzitutto in Jean-Marc Ayrault, primo ministro e uomo di assoluta fiducia del presidente. «Non siamo robot o macchine. Siamo tutti esseri umani e abbiamo bisogno di staccare e recuperare, per essere in buona salute e quindi lucidi», ha protestato il premier, mentre un altro ministro si è lamentato dicendo di sentirsi «distrutto». Il fatto è che l’inizio dell’«Hollande-bashing», quel tono di continua esecrazione che i media francesi hanno tenuto poi per tutto l’inverno, e il crollo di popolarità del presidente nei sondaggi, sono cominciati dopo le lunghe vacanze al mare del neoeletto Hollande nella tenuta di Stato del Fort de Brégançon, l’estate scorsa. Lui si annoiò a morte (parole sue), la compagna Valérie Trierweiler venne fotografata sovrappeso (e fece causa poi ai paparazzi), e a posteriori Hollande ha individuato in quel soggiorno poco felice l’inizio delle sue difficoltà di immagine.
Quindi, quest’anno, poche ferie per tutti, Hollande per primo — «una settimana al massimo» —, e soprattutto vicino a Parigi. Le disavventure dell’ex ministro Jerôme Cahuzac (l’uomo anti-evasione fiscale dal conto in Svizzera) hanno esasperato il clima di tensione sociale e di avversione popolare contro la casta: non ci si possono permettere passi falsi. Anche perché in Francia l’estate è da sempre un periodo delicato per i politici: la spaventosa canicola del 2003 provocò 10 mila vittime e la fine della carriera del fino a quel momento ottimo ministro della Sanità, Jean-François Mattei. Mentre gli anziani morivano di afa e ozono, Mattei si fece riprendere in maglietta dalla casa delle vacanze: cacciato. Hollande poi ha ancora in testa le difficoltà patite dal suo idolo e predecessore socialista all’Eliseo, François Mitterrand, che si fece prendere di sorpresa dal golpe anti-Gorbaciov dell’estate 1991, e al contrario la grande prova di reattività dell’odiato Nicolas Sarkozy, che nell’agosto 2008 si fece intermediario molto mediatico per frenare la guerra tra Russia e Georgia.
Il risultato è che le ferie saranno brevi, e oltretutto i ministri dovranno fare i compiti delle vacanze in vista del seminario che serve a programmare l’attività del rientro. Come essere rimandati a settembre.
Stefano Montefiori