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 2013  luglio 28 Domenica calendario

BOLLINO ROSSO SULLE CITTA’, VIA LIBERA PER SHARM —

Se il lussuoso hotel Marriott nel cuore del Cairo svende una stanza a 186 dollari a notte, poco meno di 140 euro, è il segno che qualcosa è davvero cambiato negli ultimi giorni. Lo scontro di venerdì notte tra i sostenitori di Morsi e i suoi oppositori, finito in un bagno di sangue, ha inferto un duro colpo al turismo egiziano. E a ben vedere: tutti i segnali che arrivano dai canali ufficiali (il ministero degli Esteri) e da quelli informali (i tour operator) concordano. Chi vuole partire per l’Egitto, deve evitare Il Cairo, Alessandria, Luxor, le crociere sul Nilo, tutte le grandi città e i punti di interesse come le Piramidi. Bollino rosso anche per la penisola del Sinai, in particolare al nord, dove sono stati registrati blocchi stradali, assalti alle caserme, scontri con armi da fuoco, sequestri, in particolare in direzione del monastero di Santa Caterina. Insomma, non è esattamente il momento giusto per visitare posti come Al-Arish, mare splendido e frequentato per lo più da turisti locali. Via libera invece alle località balneari più famose, sia nel Mar Rosso, quindi Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada, sia sul Mediterraneo, ovvero Marsa Mathrou e El Alamein. Astoi, l’associazione di Confindustria che rappresenta i tour operator, tiene sotto controllo la situazione: «Per ora solo il 6% dei clienti in agenzia ha parlato di disdette in merito al Mar Rosso — spiegano —. Ma la situazione è fluida e la prossima settimana faremo un’altra ricognizione». Del resto, i villaggi turistici di queste zone sono per lo più oasi nel deserto, circondati da servizi di sicurezza accurati e posti di blocco, e quindi sono sicuri, come ha più volte assicurato anche l’Ente per il turismo egiziano. A differenza delle città, dove le manifestazioni senza controllo possono coinvolgere gli stranieri, con esiti imprevedibili.

Georges Adly Zaki, titolare della Swan tour, il tour operator specializzato in viaggi di italiani verso l’Egitto, è ottimista: «Siamo a ridosso di quella che per noi è altissima stagione, cioè agosto, e continuiamo ad avere richieste per voli supplementari verso le località balneari. È vero che questa settimana voliamo con il 20% in meno di passeggeri rispetto a due anni fa — sottolinea Zaki, madre italiana e padre egiziano — ma l’Egitto continua a rappresentare un’ottima vacanza low cost: i prezzi si sono pure abbassati del 15-20%». Certo, le notizie che circolano non incoraggiano i turisti: «Spesso si tratta di informazioni non proprio corrette — spiega Franco Pecci, a capo di Blu Panorama, 9 voli a settimana su Marsa Alam, Sharm e Marsa Mathrou —. Infatti stiamo avendo un calo, i voli sono pieni al 75-80% mentre dovrebbero raggiungere il 90%. Ma non c’è ragione di preoccuparsi». Sta tranquillo anche chi conosce molto da vicino la situazione: Ameni Shafik ha 30 anni e vive a Roma da quando ne aveva due. «Ma ho ancora case, parenti, contatti in Egitto: mia madre è appena tornata — spiega —. E sono serena: parto per Sharm, e porto con me i bambini».
Valentina Santarpia