Paola Zanca, il Fatto Quotidiano 26/7/2013, 26 luglio 2013
CORNETTI, SAMBUCA E INSULTI: LE 45 ORE DI TRINCEA 5 STELLE
Sono le 13.20 di mercoledì 24 luglio quando Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera avverte che si “procederà” alla votazione del disegno di legge “dopo l’esame degli ordini del giorno”. Montecitorio è alle prese con il decreto del Fare. Che ha incassato la fiducia rapidamente, ma vedrà l’approvazione definitiva (forse) soltanto questa mattina alle 10. Quarantacinque ore dopo. Il “costruzionismo”, come lo chiamano, è la tecnica scelta dal Movimento 5 Stelle per convincere il governo a rinviare a settembre il disegno di legge sulle riforme. Per ora hanno strappato un incontro per oggi con il premier Enrico Letta. Tra insulti e litigate, cornetti e sambuca, ecco il resoconto di due giorni di battaglia parlamentare.
MERCOLEDÌ, ORE 13,50
Presidente Roberto Giachetti: “Le devo spiegare una cosa: ci sono ‘solo’ 126 iscritti a parlare...”. Mara Mucci (M5S): “Le chiedo trenta secondi”. Giachetti: “No, no, non glieli posso dare, lo capisce da sola”. (Intanto al Senato, la senatrice M5S Elisa Bulgarelli viene immortalata mentre balla per ingannare il tempo).
MERCOLEDÌ, ORE 22.15
Simone Baldelli (Pdl): “Chiedo alla Presidenza di porre in votazione la prosecuzione ininterrotta dei nostri lavori in seduta fiume”. L’Aula approva. Gli altri si sfogano su Twitter. Angelo Tofalo (M5S): “Magicamente l’aula si è riempita..”. Roberta Lombardi (M5S): “Parlamento di pigiabottoni: sono venuti tutti per votare la seduta fiume ed ora se ne vanno a nanna mentre noi lavoriamo”.
MERCOLEDÌ, ORE 23.30
Giuseppe D’Ambrosio (M5S) organizza i turni. Roberto Fico li illustra via Facebook: “Tutti coloro che hanno parlato prima di Marco Da Villa possono allontanarsi per 3 h e 30 minuti. Gli altri invece, una volta finito l’intervento, potranno andare tornare entro 4h e 30 minuti”
MERCOLEDÌ, ORE 23.45
Marco Da Villa (M5S): “Mi scusi, ma veramente faccio fatica con questa confusione. Può chiedere che venga fatto silenzio... Mi deconcentro”. Boldrini: “Sì, questo lo capisco ma, purtroppo, il brusio è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti”.
MERCOLEDÌ, ORE 23.55
Simone Baldelli (Pdl): “Giacché siamo prossimi allo scoccare della mezzanotte (...), le chiedo se intenda dare all’Assemblea una certezza sui tempi delle votazioni e sull’andamento dei nostri lavori”. Boldrini: “Anche noi ci stavamo orientando e facendo alcuni calcoli (...) riteniamo che si possa individuare tra le 9 e le 9,30 di domattina”.
GIOVEDÌ, ORE 1
Matteo Dall’Osso, deputato M5S affetto da sclerosi multipla, guarito grazie al metodo Zamboni, si incarta mentre sta leggendo il suo intervento. Dai banchi della maggioranza si alza il brusio. Giulia Di Vita (M5S): “Hanno cominciato a fare battutine sulla sua difficoltà ‘dategli il foglio giusto!’, ripetevano le sue parole balbettando a sfottò, mormoravano, ridevano, lo guardavano divertiti”. Dall’Osso: “Eh lo so ragazzi...”. Di Vita: “Un po’ di rispetto..”. Boldrini: “Intende continuare, deputato?. Dall’Osso: “Si, assolutamente”.
GIOVEDÌ, ORE 2
Manlio Di Stefano (M5S): “Io sono un po’ in difficoltà in questa situazione, nonostante io venga da una famiglia in cui i miei nonni erano entrambi partigiani (...) a casa mia – oggi quasi mi vergogno a dirlo – ma si votava Pd addirittura”. Boldrini : “Deputato vada avanti, non c’è bisogno di fare contraddittorio con l’Aula”. Di Stefano: “No, sentivo un coro da stadio e mi sono fermato un attimo”. (Il collega Marco Baldassarre beve una sambuca per non cedere all’abbiocco)
GIOVEDÌ, ORE 6
Walter Rizzetto (M5S): “Buongiorno a tutti, riconosciamo un valore al merito ai colleghi del Pd che ci hanno aspettato e che continueranno ad aspettare per molte ore. Così non posso dire per quanto riguarda i colleghi del Pdl se non ricordo la presenza indubbia dell’onorevole Fedriga...”. Massimiliano Fedriga: “Sono della Lega però!”
GIOVEDÌ, ORE 7.30
Francesco D’Uva (M5S) su Fb: “Di fronte a Montecitorio vengo fermato da un signore, mi ringrazia per quello che stiamo facendo e mi regala i cornetti. Il momento più bello della settimana”.
GIOVEDÌ, ORE 9,35
Elio Vito (Pdl): “Bisogna contingentare i tempi. Occorre assicurare al governo una corsia preferenziale per i disegni di legge prioritari, anche per evitare il continuo ricorso ai decreti legge”.
GIOVEDÌ, ORE 10.45
Renato Brunetta (Pdl): la deputata Carla Ruocco (M5S) ha detto che sono il “capo indiscusso del gruppo unico dell’affare, del malaffare, delle larghe intese e dell’inciucio”. Boldrini: “In questa Aula occorrerebbe sicuramente evitare questo tipo di considerazioni che sono inopportune”. Brunetta: “Signora Presidente, le chiedo di censurare queste frasi”. Boldrini: “Non mi piace però neanche questo tono. Lasci a me la decisione sul fare o non fare ciò che mi concerne”.
GIOVEDÌ, ORE 12
Beppe Grillo ha difeso sul blog Dall’Osso, molti si sono scusati con lui. Che non vuole piagnistei : “Se ci fate caso, io sono seduto in fondo all’Aula, quindi tutti giorni salgo le scale per arrivare fino a qui. Sono partito da una condizione tale per cui non muovevo le gambe e le mani, non vedevo da un occhio e non riuscivo a parlare. Oggi la mia storia è già diventata un case history internazionale, quindi se volete potete andarvi a documentare. Come ho scritto nella mia storia, pubblicata online nel 2009, il titolo che l’ha resa famosa è stato ‘Vinciamo noi’, e qui lo ripeto: vinciamo noi”. Ringrazia, si fa una risata.
GIOVEDÌ ORE 14
Andrea Colletti (M5S): “Vorrei invitare i colleghi del Partito Democratico, anche a cambiare vocale. Non c’è solo la ‘o’, c’è la ‘a’, la ‘e’, la ‘i’, la ‘u’. Capisco che siete abituati a schiacciare i bottoni, ma...”
GIOVEDÌ ORE 20
Simone Baldelli (Pdl): “Ricordo all’assemblea che la presidente ha facoltà di aprire pause tecniche”. Boldrini: “Non si preoccupi l’igiene sta a cuore a tutti noi. Ci sarà la pausa tecnica per le pulizie”.