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 2013  luglio 26 Venerdì calendario

NOBILI E RACHITICI

I bambini dei Medici, venivano svezzati tardi, vestivano abiti pesanti e non giocavano coi loro coetanei all’aperto, ma trascorrevano gran parte del tempo al chiuso, nelle loro ricche dimore. Uno stile di vita pricoloso. Uno studio dell’Università di Pisa, infatti, ha analizzato i resti di alcuni bambini della famiglia rivenuti nella Basilica di San Lorenzo, a Firenze, trovando segni evidenti di rachitismo dovuto a carenze di vitamina D.
Sei degli scheletri analizzati, databili tra il XVI e il XVII secolo, mostrano infatti incurvamento delle ossa delle braccia e degli arti, e un anomalo allargamento della scatola cranica. Le analisi isotopiche condotte sulle ossa, abbinate alle testimonianze storiche, indicano che i bambini venivano allattati fino ai due anni, ricevendo di tanto in tanto pappette a base di mele e pane. Sia il latte materno, però, sia frutta e cereali sono poveri di vitamina D e i pesanti vestiti con cui venivano fasciati uniti alle poche ore che passavano all’aperto non facevano che peggiorare la situazione, dal momento che la luce del sole è necessaria per la sintesi di questa vitamina. Secondo i ricercatori pisani, anche le mamme soffrivano di carenza di vitamina D, come suggerisce il ritrovamento di due scheletri di neonati con segni di rachitismo. La vita trascorsa al chiuso, per mantenere l"aristocratico" incarnato chiaro, e le numerose gravidanze avrebbero infatti compromesso le capacità di fornire adeguati livelli vitaminici al feto.