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 2013  luglio 26 Venerdì calendario

IL PANETTIERE EVASORE: «MORTO A MIA INSAPUTA»

«No guardi, qui c’è un errore. Ma quale Fu Mattia Pascal? Quale morto per evadere il fisco? Il Comune l’ha fatta grossa e posso spiegarle tutto dall’inizio». Parla il presunto finto morto per non pagare le tasse. Il signor Giovanni F, 52 anni, titolare di una panetteria nel centro di Borgaretto frazione di Beinasco, è un ruspante panettiere di Nichelino (residente nel quartiere Juvarra) che avrebbe fatto denunciare a terzi la sua morte da quattro anni per evadere le tasse, resuscitato dall’ufficio accertamenti del Comune di Nichelino dopo un incidente in auto. Infuriato: «Ho una risposta per tutto» dice.
E’ vero che c’è una dichiarazione di morte all’agenzia delle Entrate? «Sì, ma non so chi l’ha presentata. Io l’ho scoperto pochi mesi fa. Sono andato dal medico di base per farmi prescrivere alcune ricette e mi ha detto che risultavo morto. Me lo ha confermato l’Asl di Nichelino quando sono andato allo sportello. Mi hanno ridato il codice fiscale. Ieri all’Agenzia delle entrate ho chiesto chi ha presentato questa dichiarazione a nome mio. Dicono che quella carta c’è, ma non chi l’ha portata». E’ vero che le hanno revocato la patente?: «Sì, ma non l’ho fatto apposta. Mi sono dimenticato di rinnovarla. Lo farò al più presto». E la moldava di 29 anni con cui convive? «Quella ragazza è solo una collaboratrice domestica».
Giovanni, quattro figli e – per sua stessa ammissione – avvezzo al frequente cambio di residenza, sostiene di non aver lavorato mai o di averlo fatto in nero come garzone: «E’ per questo che per molti anni non ho presentato la dichiarazione dei redditi. Cosa dovevo denunciare?».
Poi intanto il forno se l’è comprato. Con quali soldi? «Sacrifici», risponde. E aggiunge: «Questi del Comune mi hanno rovinato la vita mettendomi al pubblico ludibrio. Mi hanno sputtanato dicendo il falso. Pensi che nel 2012 mi hanno rilasciato la carta d’identità». Si sbraccia, impreca, guarda la figlia che stamattina ha chiamato a Radio 105 per smentire la morte del padre: «E’ vero che l’auto non aveva assicurazione, ma io dovevo lavorare lo stesso e la usavo comunque». Senza patente? «Certo, senza patente» risponde Giovanni. Nega tutto e ammette il minimo indispensabile.
Dal Comune, appresa la versione del panettiere, tirano dritto per la strada tracciata ieri in un comunicato stampa: «Per noi dice l’assessore Claudio Benedetto - questo signore è un evasore totale. Il rilascio della carta d’identità non comporta controlli patrimoniali, ci mancherebbe». Il presunto - finto - morto sostiene che non abbandonò l’auto per strada il giorno dell’incidente che lo avrebbe smascherato: «Sono tornato al forno con quella» racconta. Benedetto replica: «L’auto era lì, lasciata in mezzo alla strada e senza assicurazione. Poche ciance. Abbiamo segnalato tutto alla Guardia di Finanza e se ne stanno occupando loro. Questa persona è recidiva sui reati di evasione (la macchina gli fu sequestrata anni fa da un altro corpo di polizia municipale dell’hinterland perché scoperta di polizza assicurativa)».