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 2013  luglio 26 Venerdì calendario

Notizie tratte da: Cesare Lanza, Elogio del gioco d’azzardo, L’attimo fuggente editore, pp. 227, 22 euro

Notizie tratte da: Cesare Lanza, Elogio del gioco d’azzardo, L’attimo fuggente editore, pp. 227, 22 euro.

(vedi anche biblioteca in scheda
e libro in gocce in scheda 2245700)

Follia 1 «La follia è solo una maggiore acutezza dei sensi» (Alda Merini)

Follia 2 «Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia» (Erasmo da Rotterdam, Elogio della Follia).

Giro d’affari Le stime di maggio 2013 dicono che il giro d’affari del gioco d’azzardo si aggira sugli 87 miliardi di euro solo in Italia. Nel mondo, 440 miliardi circa.

Dadi L’imperatore Claudio, tanto schiavo del gioco dei dadi da indurre Seneca a immaginare che un giorno sarebbe stato condannato, all’inferno, a lanciare i dadi senza interruzione, in una scatola priva di fondo.

Divieti Luigi IX nel 1254 mise fuori legge tutti i fabbricanti di dadi. Carlo IX proibì i dadi insieme coi birilli e le boccette. In Francia, dopo qualche decina di anni di tolleranza, un decreto del 31 dicembre 1837 ordinò la chiusura di tutte le case da gioco.

Biliardo 1 Il gioco del biliardo nacque probabilmente intorno al 1500, ma c’è chi lo fa risalire addirittura al sesto secolo avanti Cristo. Inghilterra, Cina, Italia e Spagna sono i Paesi che, più credibilmente di altri, ne rivendicano la paternità. E c’è una citazione in Antonio e Cleopatra di Shakespeare.

Biliardo 2Mordecai Richler sostiene che Maria Stuarda, rinchiusa nella torre di Londra, aveva il permesso di giocare e quando il permesso le fu tolto protestò energicamente contro il vescovo di Glasgow. Dopo la sua decapitazione, un medico, per rispetto di questa passione, avvolse il cadavere di Maria nel panno del suo biliardo.

Biliardo 3 Altri giocatori di biliardo: Maria Antonietta, Luigi XIV e Mozart, che non resisteva a lungo lontano dal tavolo verde e spesso andava a farsi «due buche».

Biliardo 4 Nel 1846 Pio IX fece installare un tavolo in Vaticano: insieme con il tennis, il biliardo era l’unico gioco ammesso nella Città Santa.

Bingo Secondo alcune fonti, il bingo fu copiato pari pari dal gioco del lotto. Gli immigrati lo portarono negli Stati Uniti, era utilizzato come un passatempo nei luna park e durante il carnevale. Nel 1929, un Edwin Lowe, rappresentante di commercio, scoprì questo gioco, ancora senza un vero nome, durante una tappa ad Atlanta: il popolo lo chiamava Beano, i numeri delle cartelle erano coperti con i fagioli (bean, in inglese). Una volta, sempre secondo la leggenda, uno dei vincitori gridò “Bingo!” invece di “Beano” e il lotto made in Usa trovò così il suo marchio definitivo.

Lotto 1 Le prime notizie sulle sue origini risalgono al 1620: da quell’anno a Genova (altra patria, con Napoli, del gioco) il lotto trova una regolamentazione. Nella capitale ligure un gioco simile, basato sui numeri, era già nato proprio in relazione alle scommesse che si facevano sull’elezione dei senatori della città. Nella seconda metà del XVII secolo si diffuse il “Lotto della Zitella”: invece che ai candidati alle cariche politiche, i numeri erano abbinati al nome di ragazze povere; alle sorteggiate era destinata una dote come premio.

Lotto 2 Il gioco del Lotto è da sempre legato all’arte. Se ne ritrovano tracce già a fine Seicento quando papa Innocenzo XII autorizzò a riversare le entrate del gioco per il completamento di Palazzo di Montecitorio, l’attuale sede della Camera dei Deputati. Oppure, quando nel 1731 Papa Clemente XII decise di destinare i proventi del lotto al finanziamento di opere architettoniche e di pubblica utilità, come la costruzione della Fontana di Trevi.

Stati Uniti Negli Stati Uniti, il 28% di tutti i proventi delle Lotterie viene mediamente destinato al finanziamento di programmi governativi.

Regno Unito Il Regno Unito destina il 285 dei ricavi totali a cause benefiche. Negli ultimi tempi, i contributi sono stati distribuiti nel modo seguente: salute, istruzione, ambiente e “good causes”: 50%; sport: 16,6%; arte: 16,7%; tutela del patrimonio architettonico: 16,7%.

Spesa Nel 2012 la spesa dei giocatori in Italia (ossia la differenza tra le somme messe in gioco e quelle vinte) è stata pari a 17,1 miliardi di euro. Agli 87,1 miliardi di raccolta complessiva vanno infatti tolte le vincite (70 miliardi di euro). E la somma che rimane rappresenta infatti la spesa effettiva. Nel 2011 la raccolta era stata di 79,8 milardi e le vincite, quindi, di 62,1 miliardi.

Posti di lavoro «Il comparto del gioco è uno dei pochi settori economici che, anche nell’attuale congiuntura, non ha perso posti di lavoro, anzi in alcuni casi li ha incrementati. Attualmente del sistema fanno parte 6.600 imprese, con un bacino occupazionale di oltre 150 mila addetti, se si considerano anche coloro che operano nel gioco unitamente ad altre attività. Il settore legale del gioco comprende: 100 concessionari di scommesse ippiche e sportive, 200 assegnatari di concessione per il Bingo, 10 concessionari di apparecchi da intrattenimento NewSlot, con oltre 3.000 gestori su tutto il territorio nazionale, 200 concessionari online, 2 concessionari di gioco delle Lotterie. E l’occupazione? 140.000 punti vendita, 6.600 imprese, oltre 120.000 addetti al bacino occupazionale complessivo. All’erario, entrate equivalenti a 8,7 miliardi di euro».

Mercato illegale 1 Le cifre del mercato illegale nel 2012 vengono stimate come segue: rete fisica 2,6 miliardi di euro, raccolta pari al 40% della raccolta complessiva; rete online 400 milioni di euro di raccolta, pari all’8% del totale delle raccolte del segmento; gioco a distanza 400 milioni di euro di raccolta. Si stima quindi una raccolta illegale complessiva di circa 8 miliardi di euro con conseguente danno erariale di circa 1 miliardo di euro.

Mercato illegale 2 Al 21 dicembre 2012 erano 4.297 i siti di gioco illegali identificati e bloccati.

Suore Il caso di Sorella Susie, una suora di New York che ha sottratto 850 mila dollari dalle casse del College di Iona, in cui era vicepresidente dell’ufficio delle finanze, per giocare d’azzardo. Tra il 1999 ed il 2009 ne ha lentamente prosciugato le risorse «per motivi personali» (così la suora, al New York Post).

Cardinali L’azzardo, secondo il cardinale Bagnasco, è «come la droga e l’alcol, esprime una filosofia di vita, una concezione del vivere che è assolutamente inaccettabile, una visione che lucra su tre livelli, su tre forti debolezze: la povertà materiale, la fragilità spirituale e psicologica della gente e sulla cultura del brivido».

Demonizzazione «La demonizzazione del gioco mi irrita perché è sintomo di ignoranza, approssimazioni, bigottismo reazionario e di paradossali contraddizioni, non solo da parte di chi dovrebbe correttamente informarci, ma anche da parte di chi dovrebbe governarci con buonsenso» (Cesare Lanza).

Ludopatici Lo psichiatra Domenico Mazzullo sostiene che il gioco è uno strumento della perdizione e della rovina, ma la perdizione autodistruttiva e la rovina ci sarebbero comunque, con altri strumenti, per qualsiasi uomo determinato a distruggersi. I ludopatici, ovvero i giocatori d’azzardo seriali, sono almeno 800 mila, di cui 300 mila definiti “gravi”. La Società italiana d’intervento sulle patologie compulsive ha fotografato il giocatore ludopatico: maschio (72%), sposato o convivente (68%), lavoratore dipendente (51%), di età compresa tra i 30 e i 50 anni (32%), diplomato (69%). Le vittime sono maggiormente concentrate al Centro Italia (41%), seguito da Nord (33%) e Sud (26%).





Nevrotici Sigmund Freud, in un saggio su Dostoevskij, chiama in causa una “coazione onanistica” e il relativo bisogno di autopunizione. Il giocatore d’azzardo sarebbe un personaggio nevrotico, che nel gioco esprime qualche patologia di origine sessuale e soprattutto la coazione ad autopunirsi.

Set Il set di poker più costoso, realizzato da Geoffrey Parker, costa 7,3 milioni di dollari. La custodia è in pelle di alligatore, il lucchetto in oro bianco a 18 carati. All’interno, 384 gettoni impreziositi da varie pietre importanti, tra rubini, diamanti, zaffiri e smeraldi un bouquet di 22.364 gemme, tutte rigorosamente montate su una base d’oro. I 4 mazzi di carte sono profilati in platino.

Patatine Nel 1992 il signor Bill Hermann, croupier del casino di Las Vegas, riuscì a rubare un ingente somma di denaro riempiendo a poco a poco un contenitore di carta, di quelli usati per le patatine, con contanti e gettoni, per darsi poi precipitosamente alla fuga. Hermann, ancora ricercato dalla polizia.

Croupier Il croupier quando lascia il tavolo è obbligato a strofinarsi le mani, gesto che serve per mostrare che non ha nessuna fiche nascosta. Le giacche dei croupier hanno tutte le tasche cucite, per evitare che durante le varie fasi di gioco qualche fiche “distrattamente” ci finisca dentro.

Telecamere Nei casinò oggi ci sono le telecamere sopra ogni tavolo. Se c’è una contestazione, il cliente può chiedere l’intervento dell’”eye in the sky” come lo chiamano gli americani, chiede cioè agli ispettori di rivedere la registrazione della giocata.

Sul tavolo Sia i soldi che le fiche non possono mai essere passate in mano al croupier. Per evitare disguidi bisogna sempre appoggiarle sul tavolo.

Rien ne va plus Il tenente Drummond al comando del sottomarino Sickle il 21 maggio del 1943, lanciò due torpedo contro la nave tedesca Heroux al largo di Montecarlo. Il primo affondò la nave, mentre il secondo raggiunse la costa e colpì il retro del Casinò facendo esplodere tutte le vetrate. Riportando la notizia al quartier generale, si sentì rispondere “Rien ne va plus”.