R.TAL., La Stampa 26/7/2013, 26 luglio 2013
VISCO: «NON METTIAMOLO IN CROCE, SOLO UN INFORTUNIO»
Vincenzo Visco, ex ministro dell’Economia e padre di molti provvedimenti anti-evasori, Fassina ha parlato di “evasione di sopravvivenza”. È una giustificazione lecita per non pagar tasse?
«Penso che si sia trattato di un infortunio. Fassina lo conosco ed è una persona seria. Non credo che questa dichiarazione vada presa alla lettera dal punto di vista politico. L’evasione è evasione. Non c’è differenza tra un evasore di necessità e uno volontario: evadere è una scelta. Altrimenti il concetto di necessità chi lo decide?».
La crisi però crea difficoltà a tanti...
«Se ci sono attività che non sono in grado di reggere pagando le tasse esistono due soluzioni: o cambiano le leggi o semplicemente quelle attività scompaiono. È chiaro che con la crisi aumentano i ritardi nei pagamenti, ma ci sono forme di rateizzazione. Fare fatture false, non dichiarare i ricavi e altri comportamenti in cui noi ci distinguiamo non c’entra con l’emergenza. Tutti i paesi europei hanno grosso modo la stessa incidenza fiscale, le stesse imposte».
Ma anche servizi migliori dei nostri.
«O smettiamo di tollerare comportamenti illegali come l’evasione o non faremo mai passi avanti. Abbiamo meno servizi perché ci sono più sprechi, e negli anni ’80 ci siamo ricoperti di debiti che paghiamo oggi: gran parte del gettito infatti se ne va in pensioni e interessi». [R.TAL.]