la Repubblica 26/7/2013, 26 luglio 2013
NELLE CASSE DEI PARTITI ALTRI 56 MILIONI DI EURO, UNICA RINUNCIA DAL M5S
Varato dall’ufficio di presidenza della Camera il piano di ripartizione 2013 dei contributi pubblici ai partiti: in totale deliberati 56,3 milioni di euro. La parte del leone la fanno Pd e Pdl con oltre 18 milioni a testa. Unico a rinunciare il Movimento 5Stelle, che perde 4 milioni, che tornano nelle casse dello Stato. I soldi stanziati fanno riferimento alle elezioni per la Camera, per il Parlamento europeo e per le regionali. L’ufficio di presidenza ha stabilito che di questi 56,3 milioni saranno 48,6 i milioni ai movimenti e ai partiti rappresentati a Montecitorio. Per quanto riguarda questi partiti e movimenti schema di ripartizione stabilito (con la contrarietà dei grillini) prevede che il Pdl incassi 18,6 milioni; il Pd 18 milioni; Lega
nord 5,4 milioni; Udc 3,1 milioni; Scelta civica 1,3 milioni; Sel 1,1 milioni; Fratelli d’italia 442 mila euro. I tre componenti dell’ufficio di presidenza che hanno votato contro l’ok al piano di ripartizione sono Luigi Di Maio, Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro. La legge prevede che la somma annuale da ripartire a titolo di contributo pubblico ai partiti e ai movimenti po-litici, entro il 31 luglio di ogni anno, sia pari a 91 milioni di euro, considerando però anche la quota del Senato.
Per quanto riguarda le regioni che usufruiranno di una parte dei 56.6 milioni erogati, da corrispondere entro, il 31 luglio, si tratta di Sicilia, Lazio, Lombardia, Molise, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.