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 2013  luglio 20 Sabato calendario

DALLE BANCHE USA UN ESEMPIO PER LE ITALIANE


Luce in fondo al tunnel? È possibile ma ci vuole un punto fermo: è inutile ristrutturare, tagliare forza lavoro e produzione se poi non ripartono i ricavi. Un esempio concreto riguarda le Banche americane di cui mi sono molto occupato la settimana scorsa. Quasi tutte hanno ormai reso note le trimestrali: parlando delle major, JP Morgan, Wells Fargo, Citi, Bank of America, Goldman Sachs, Morgan Stanley ho calcolato che nel secondo trimestre hanno realizzato profitti complessivi per 23,14 miliardi di dollari. Non solo: tutte hanno rimesso ordine nel rapporto attività/patrimonio e quasi risolto il problema dei mutui inesigibili. È vero, le autorità chiedono ad alcune di rafforzare ulteriormente il capitale. Per JP Morgan Chase ad esempio si chiede di aggiungere altri 15 miliardi di dollari. Con oltre 6 miliardi di dollari di utili al trimestre la banca potrebbe farlo anche subito, ma non vuole immobilizzare danaro che invece è ora altamente produttivo. Non solo, JP Morgan dimostra di poter azzerare in un trimestre quelle che sembravano perdite catastrofiche con l’operazione Balena Bianca. Ma vediamo un risultato per tutti, quello di Morgan Stanley, che ha dato i profitti giovedì: nel secondo trimestre sono saliti del 66%, da 591 milioni dell’anno scorso a 980 milioni di quest’anno con forti apporti da investment banking, trading e gestione patrimoniale. Non solo: la Fed ha autorizzato acquisti di azioni proprie per 500 milioni di dollari, la prima volta dall’inizio della crisi. Così il titolo è volato ai massimi dal 2011 a quota 28 dollari con un aumento, solo giovedì, del 6%. Ma quel che conta è che i ricavi sono aumentati del 26% rispetto all’anno scorso a quota 8,33 miliardi di dollari. Lo stesso, chi più chi meno, vale per tutte le altre banche: le commerciali hanno avuto ottimi risultati dall’erogazione di mutui. Il punto? Senza ripresa economica non ci sarebbero questi risultati. Come ci ha detto il Beige Book della Fed, l’economia cresce un po’ dappertutto in America, non in modo stellare, ma cresce. Allora, venendo a noi, è inutile continuare a fare manovre, ad aumentare le tasse senza rilanciare la crescita, senza procedere con le riforme per la flessibilità e la trasparenza fiscale e giuridica di cui abbiamo bisogno, di nuovo, per crescere. Solo a quel punto le nostre banche potranno emulare quelle americane in termini di profitti: quando aumenteranno i ricavi.
m.platero@ilsole24ore.us