Contrarian, ItaliaOggi 25/7/2013, 25 luglio 2013
FACCIAMO I CONTI IN TASCA AL ROYAL BABY
Al netto del lieto evento, salutato da un’intera nazione festante oltre che dalla famiglia reale, quanto potrà incidere la nascita del Royal baby sull’economia britannica? A fare immediatamente i conti della serva, in perfetto stile pragmatico e mercantilistico britannico, ci ha pensato il Centre for Retail Research, a detta del quale sarà di 370 milioni di sterline l’extra che la nascita dell’erede di Kate e William porterà in dote. Saranno infatti 5 milioni i sudditi di Sua Maestà che compreranno qualsiasi cosa abbia a che fare o faccia riferimento al real pargolo, garantendo circa 6 mln di sterline al giorno per almeno le prossime tre settimane ai negozi che riempiranno vetrine e magazzini con memorabilia di vario genere. In perfetto stile british anche la spesa per l’alcool, quantificata in 94,6 mln di sterline, con un extra di 3 milioni di bottiglie di champagne vendute rispetto al solito per brindare alla nascita con le bollicine. Altri 38 mln verranno spesi in cibo per celebrare l’evento con il classico barbecue estivo, mentre i souvenir di vario genere garantiranno un incasso di 85 mln e i giocattoli altri 35, con peluche e bambolotti di vario genere pronti a essere messi in commercio non appena verrà diffusa la prima foto e svelato il nome del piccolo principe di Cambridge. Alto anche l’introito garantito dai libri, stimato in 60 mln e con gli editori pronti a tutto per rifornire le librerie con qualsiasi volume abbiano in catalogo che riguardi la monarchia britannica. Per il Centre of Retail Research, «non deve stupire che un evento simile possa generare un appeal al consumo ma i benefici per l’economia rischiano, come sempre in questi casi, di essere limitati nel tempo e limati dalle spese extra per la pubblicità che i retailer si sobbarcano per garantirsi quote di mercato». Inoltre, quello che sarà generato dalla nascita del Royal baby non si avvicina nemmeno lontanamente al giro d’affari garantito dal matrimonio di Kate e William, quantificato in 2 miliardi di sterline, 500 mln dei quali sono per l’acquisto di bandiere, tazze da tè, penne e piatti celebrativi. Ma anche allora ci fu il rovescio della medaglia, visto che la Confederation of British Industry stimò in 6 mld la perdita che si verificò in quei giorni a causa dell’enorme tasso di assenteismo sul lavoro per seguire dal vivo o sul divano di casa il matrimonio reale o per i postumi delle sbronze celebrative nei pub. Sarà lo stesso anche per il Royal baby? Sicuramente a gioire doppiamente per il lieto evento sarà la famiglia di Kate, il cui principale business è proprio la produzione e commercializzazione di articoli di merchandising, venduti ovunque nelle High Street britanniche e che in occasione della gravidanza della Principessa ha lanciato una nuova linea di articoli per feste di compleanno ispirata al Little Prince, scatenando le ire dei tabloid che denunciarono come si stesse speculando sul lieto evento che vedeva protagonista la figlia.