24 luglio 2013
Alessandro Minto, 21 anni. Di Campagna Lupia, nel Veneziano, lavorava in un’azienda di impianti industriali di Marghera e da quando i genitori s’erano separati abitava in un villino con la nonna, la zia e il padre Guerrino, 67 anni, con cui litigava di continuo
Alessandro Minto, 21 anni. Di Campagna Lupia, nel Veneziano, lavorava in un’azienda di impianti industriali di Marghera e da quando i genitori s’erano separati abitava in un villino con la nonna, la zia e il padre Guerrino, 67 anni, con cui litigava di continuo. L’altro giorno, dopo pranzo, i due presero a discutere furiosamente per via di qualche centinaio d’euro che il figlio doveva restituire al padre e quest’ultimo, d’un tratto, afferrò un coltello e infilò la lama di trenta centimetri nel petto del figlio. All’ora di pranzo di venerdì 26 luglio in un villino in via Primo Maggio 37 a Campagna Lupia, quattromila anime nel Veneziano.