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 2013  luglio 24 Mercoledì calendario

BORGHESI E MENO SNOB, ARRIVANO I ROYAL BABY DEL TERZO MILLENNIO

Europa anno 2050. Ammesso che le monarchie resistano (su quella spagnola per esempio non c’è da giurarci) come saranno i nuovi re e soprattutto le nuove regine a metà del secolo, fra due generazioni? Quanto riusciranno a essere innovativi i royal baby di oggi, già figli di principi ereditari che si affannano a dare un volto moderno, più vicino alla gente, meno snob e anche più accessibile all’istituzione che rappresentano? Cosa c’è dopo la monarchia 2.0 che i trentenni William & Kate, sorridendo, sembrano incarnare democraticamente?
Una caratteristica che accomuna tutte le corti europee con la sola eccezione del Belgio è che gli eredi al trono hanno tutti sposato donne borghesi, senza neppure una goccia di sangue blu (Haakon Magnus di Norvegia ha impalmato addirittura una ragazza madre); e questa è stata quasi sempre una scelta felice, che ha aperto nuove stagioni di popolarità.
Un altro tratto comune è riassumibile nello slogan: donna è bello. Per una singolare coincidenza la stragrande maggioranza delle monarchie, con la sola eccezione della Gran Bretagna e della Danimarca, saranno in mano a regine i cui eventuali mariti si dovranno accontentare di fare i principi consorti. Il più alto tasso di figlie femmine — tre su tre — va al neo re d’Olanda, sposato con la commoner argentina Maxima Zorreguita, genitori di Catharina Amalia, 10 anni e futura regina, di Alexia, 8 anni e di Ariane, 5.
Qualche giorno fa abbiamo visto giudiziosamente salutare la folla dal balcone i quattro figli del nuovo re del Belgio appena incoronato, due femmine e due maschi. La più pensosa, la più compresa nel ruolo, è apparsa come è ovvio la più grande, la principessina Elisabeth, 11 anni, che un giorno sarà regina. Un panorama di quote rosa. Successione femminile anche in Svezia: al chiacchieratissimo sovrano sommerso dagli scandali, Carlo Gustavo, succederà l’integerrima principessa Victoria, che si è impuntata per sposare il suo personal trainer e un anno e mezzo fa ha dato alla luce la piccola Estelle, per ora solo duchessa di Ostergotland ma fra qualche decennio destinata a cingere la corona. E’ femmina anche la primogenita di
Haakon Magnus, principe ereditario di Norvegia, Ingrid Alexandra, 9 anni. E anche Felipe e Letizia di Borbone hanno due bambine, Leonor e Sofia di 7 e 5 anni. Nascesse un terzo figlio e fosse maschio però le scavalcherebbe, causa l’assai maschilista legge Salica.
Mancano ancora molti anni al 2050 e potrebbero esserci referendum, riforme, abrogazioni, modifiche delle Carte Costituzionali così come quasi dappertutto è stata cancellata la legge Salica, che antipaticamente recitava: «Nessuna terra può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi». Potrebbero cambiare completamente le regole e rimescolarsi le norme: per questo si guarda con attenzione al semi-royal baby che porta in grembo Charlotte Casiraghi, la splendida e nubile figlia di Carolina. Per ora la legge del principato esclude dalla successione i figli nati fuori dal matrimonio (e Alberto, il sovrano, ne ha due, una nata da una cameriera americana e uno da una hostess del Togo), ma chissà che il nuovo e progressista vento di equiparazione non ci riservi delle sorprese.