www.cinquantamila.it, 23 luglio 2013
FIOR DA FIORE USCITO SUL FOGLIO 22 LUGLIO 2013
Cinquantamila.it,
domenica
14 luglio
Fondi/1 «Se qualcuno, nell’Italia di oggi, vi dicesse che ci sono 30 miliardi di euro di fondi pubblici da spendere, stentereste a crederci. Ma come, con le strade e le ferrovie da ammodernare, le scuole da rimettere a posto, i laboratori di ricerca che chiudono per mancanza di soldi? Eppure è così. Ci sono circa 17 miliardi di euro di fondi europei assegnati all’Italia ai quali si aggiungono 13 miliardi di cofinanziamenti nazionali, per un totale appunto di 30 miliardi che possono, anzi debbono, essere spesi entro il 31 dicembre 2015, altrimenti Bruxelles i soldi se li tiene e li dà a qualche Paese più sveglio. Si tratta di ciò che resta dei 49,5 miliardi di euro dei fondi strutturali europei per il 2007-2013 destinati all’Italia. Entro quest’anno vanno tutti assegnati e poi c’è tempo fino alla fine del 2015 per spenderli. Finora l’Italia ne ha speso il 40%, resta il 60%. Un’occasione da non perdere per far sì che questi fondi siano il più possibile produttivi, utili alla crescita dell’economia da tutti invocata. Finora non è stato così. Soldi spesi a rilento, talvolta col contagocce, dispersi su una miriade di microinterventi territoriali che lasciano il tempo che trovano o assegnati a grandi progetti che però sono in ritardo sui tempi di realizzazione, tanto che, se i fondi fossero lasciati lì, ci sarebbe il rischio concreto di perderli» (Marro e Santarpia, CdS).
Fondi/2 L’Italia, negli anni scorsi, è riuscita a spendere il 99% delle risorse comunitarie. Non sempre in maniera proficua. Esempi tra le centinaia di migliaia di progetti sui quali si suddivide l’enorme massa di denaro: 9.994,70 euro andati alla Sagra del castrato di Longobucco (Cosenza) del 2009; 7.600 euro alla Festa dell’uva a Catanzaro del 2011; 803,52 euro alla Puglia per la «Liquidazione del servizio hostess al Tre expo Venice del 2010»; 10mila euro per il Piano di comunicazione del gemellaggio «Miami Meets Margherita di Savoia», comune della provincia di Barletta, nel 2011; 14.026,50 euro per «Le conversazioni del Venerdì» a Vibo Valentia nel 2010» (ibidem).
Crac/1 Secondo uno studio della Cgia di Mestre, oltre 15mila imprese tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso per cause imputabili ai mancati pagamenti da parte di committenti pubblici e privati, quasi una su tre di quelle fallite con un aumento del 114% rispetto agli anni precedenti la crisi. Ammontare complessivo dei debiti della pubblica amministrazione: 120 miliardi e non 91 come risultava dai dati diffusi dalla Banca d’Italia lo scorso marzo (Rociola, CdS).
Crac/2 L’Italia è ancora il peggiore pagatore d’Europa. Se nel resto dell’Ue la percentuale delle imprese fallite a causa di pagamenti ritardati, o mai arrivati, è in media del 25%, da noi si sale al 30 nel biennio 2008-2010, e al 31 tra il 2011 e il 2012. Ma a tardare i pagamenti, o non pagare punto, hanno cominciato da tempo anche i privati. Secondo un’indagine dell’Adnkronos solo quattro imprese su dieci onorano i propri debiti. Il tasso di affidabilità dei contratti è sceso intorno al 40%.
lunedì 15 luglio
Animali Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, durante una festa leghista a Treviglio, nel bergamasco, ha detto: «Amo gli animali, orsi e lupi, com’è noto. Ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango». Dice che è sua abitudine fare paragoni con animali: «Quando vedo Enrico Letta, con quelle gambe lunghe, penso a un airone. Alfano mi ricorda una rana, la Cancellieri un cane San Bernardo, Saccomanni un papero, nel senso di Paperon de’ Paperoni».
Doping Lo sprinter americano Tyson Gay, campione del mondo a Osaka 2007, l’uomo più veloce del 2013, rivale di Usain Bolt, è risultato positivo al controllo antidoping. Come lui, altri cinque velocisti giamaicani, tra cui Asafa Powell, Nesta Carter e Sherone Simpson. Gli atleti sotto accusa non potranno partecipare al Mondiale di Mosca. Gay in lacrime in teleconferenza da Amsterdam, dove si stava allenando: «Non ho una storia di boicottaggio da raccontarvi, posso solo dire che mi sono fidato di qualcuno che mi ha tradito». Powell fa sapere di aver ingerito involontariamente lo stimolante proibito, sciolto a sua insaputa dentro un integratore lecito.
Butler Aumentano le richieste per i maggiordomi. Vincent Vermeulen, belga che ha aperto a Bruxelles una prestigiosa scuola di formazione per aspiranti maggiordomi, dice che quest’anno c’è stato un boom di richieste, soprattutto da Pechino. La scuola di Vermeulen accoglie solo 36 studenti che, dopo un mese di studio e una retta da 6.980 euro, possono fregiarsi del titolo di “butler”, termine che deriva dal francese “bouteleur”, ovvero “colui che regge il calice”. Il modello cui ispirarsi: «Anthony Hopkins, il maggiordomo Stevens nel film Quel che resta del giorno» (Zatterin, Sta).
martedì 16 luglio
Tweet Dal 22 al 29 luglio a Rio de Janeiro ci sarà la Giornata mondiale della Gioventù. I partecipanti godranno dell’indulgenza plenaria, cioè la remissione totale della pena per i peccati commessi. La novità è che l’indulgenza sarà estesa ai «fedeli legittimamente impediti» a essere a Rio, purché «seguano i riti tramite tv, radio o i nuovi mezzi della comunicazione sociale». Monsignor Claudio Maria Celli, dal 2007 presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, precisa: «Non basterà assistere online alla messa di Rio, seguire Francesco in streaming sul proprio iPad o collegarsi con Pope2You.net (il portale Internet creato dal Pontificio consiglio proprio per stare al passo coi tempi, ndr). Questi sono solo strumenti a disposizione della fede. Ciò che conta realmente è che i tweet che il Papa manderà dal Brasile o le foto della GMG che andranno su Pinterest producano autentici frutti spirituali nel cuore di ognuno. Ecco che allora, quel ragazzo che pur lontano dal Brasile si sentirà coinvolto da un video, un semplice sms o una email, lui sì che davvero starà partecipando alla GMG ed è così che avrà in dono l’indulgenza» (Caccia, CdS).
Sportelli In India non si possono più mandare telegrammi. Shameem Akhtar, manager dell’azienda che gestiva il servizio: «Troppe perdite, impossibile continuare». Ieri, ultimo giorno per poterli inviare, centinaia di persone si sono accalcate ai 75 sportelli dedicati al servizio per mandare telegrammi. In Italia i telegrammi non sono destinati a sparire: nel 2012 ne sono stati spediti 9,1 milioni. Dal 2007 al 2013 c’è stato un calo (11,5 per cento), ma inferiore rispetto ad altri paesi. In 7 casi su 10 il telegramma si usa per comunicazioni private: è il metodo più diffuso per spedire le condoglianze e un sistema formale per fare ringraziamenti o congratularsi per una laurea. Si mandano telegrammi anche per udienze o altre notifiche giuridiche, per comunicare le bocciature agli studenti e per convocare i supplenti. Prezzi: 4 euro e 43 per messaggi fino a 20 parole, 6 e 75 fino a 50 parole, 40 euro per 500 parole (Rizzato, Sta).
mercoledì 17 luglio
Pensionati Sette milioni di pensionati su sedici vivono con meno di mille euro al mese, quasi la metà del totale. Di questi, oltre due milioni devono accontentarsi di 500 euro. Lo dice la prima relazione annuale del Super-Inps nato dalla fusione con Inpdap (dipendenti pubblici) ed Enpals (sport e spettacolo) (Conte, Rep).
Respirazione Cantare in coro allunga la vita, riduce lo stress e ha per l’organismo umano gli stessi benefici di una lunga seduta di yoga. Lo dimostra una ricerca dell’università di Göteborg. Gli scienziati hanno monitorato le reazioni dell’organismo di un gruppo di coristi e hanno fatto una scoperta sorprendente: i loro battiti del cuore si sincronizzano già dopo le prime note. Cantare insieme produce inoltre un effetto calmante simile a quello dello yoga, dovuto al controllo della respirazione che il canto lirico non amplificato da microfoni richiede. Bjorn Vichoff, responsabile della ricerca: «Il canto è una forma di respirazione controllata, che come lo yoga insegna ai polmoni a respirare meglio». I benefici dovuti a una buona ossigenazione sono numerosi: si riduce lo stress, ci si rilassa, si rafforza il sistema immunitario, si attenua la fatica, si migliora l’umore e si combattono persino gli inestetismi della pelle (Sabadin, Sta).
giovedì 18 luglio
Mori Assolti l’ex generale dei carabinieri Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, comandante ed esponente di punta del Ros, accusati di aver lasciato libero il boss Bernardo Provenzano quando, nell’ottobre 1995, non organizzarono il blitz per arrestarlo mentre sarebbe stato possibile farlo. Un favoreggiamento aggravato, secondo la Procura, dalla trattativa con Cosa nostra che Mori aveva messo in piedi tre anni prima, contattando l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino per arrivare alla cattura di Riina; risultato raggiunto a inizio ’93, ma in cambio di un patto che prevedeva il prolungamento della latitanza dell’altro padrino corleonese, Bernardo Provenzano.
Telecom Marco Tronchetti Provera è stato condannato a un anno e otto mesi per ricettazione. I giudici l’hanno ritenuto responsabile di aver avallato l’acquisizione di un dossier ottenuto illegalmente dalla Security del gruppo Telecom. I fatti risalgono al 2004: la Security Telecom intercetta a Brasilia, con un’operazione di hackeraggio, documenti informatici raccolti dall’agenzia di investigazioni Kroll. In Brasile, il gruppo allora guidato da Tronchetti ha una partecipazione in Brasil Telecom, insieme agli azionisti Daniel Dantas, il Banco Opportunity. Lo guida l’amministratore delegato Carla Cico. La cogestione dell’azienda è complicata: Dantas e Cico chiedono alla Kroll di spiare le mosse di Tronchetti. Il materiale raccolto dagli investigatori è quello che la Security Telecom intercetta a Brasilia. Giuliano Tavaroli, della Security Telecom, in una riunione del 27 settembre 2004 con i due legali del gruppo, Francesco Chiappetta e Francesco Mucciarelli, rivela di avere quel materiale e chiede il da farsi. Il documento sottratto alla Kroll viene spedito in forma anonima alla sede della Pirelli a Milano. Una volta ricevuto, sarà consegnato ai carabinieri. Ma quel materiale è stato acquisito violando la legge e Tronchetti è a conoscenza dell’operazione. Di qui l’accusa di ricettazione e la condanna di ieri.
Cerami È morto all’età di 72 anni Vincenzo Cerami. Sceneggiatore e scrittore italiano, nato a Roma il 2 novembre 1940 e candidato all’Oscar nel 1999 per il film La vita è bella con Roberto Benigni, era malato da tempo. Funerali venerdì alle ore 10.30 presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, a Roma. Studente ripetente alla scuola media di Ciampino, conobbe l’insegnante supplente Pasolini, di cui diventò amico e collaboratore per alcuni film (poi sposò sua cugina Graziella Chiarcossi). Cerami ha lavorato anche con Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Francesco Nuti, Antonio Albanese eccetera.
Lapide «Sono nato il due novembre del 1940 e tutti gli anni, nel giorno del mio compleanno, mia madre mi portava al cimitero davanti ad una lapide su cui c’era scritto “Vincenzo Cerami”: porto il nome di un fratellino che non ho mai conosciuto».
Grazie Un sondaggio del Daily Telegraph dice che a 4 inglesi su 10 la formula «thank you» pare troppo formale. Perciò si preferisce dire: «ta» (abbreviazione di thank you), «cheers», «cool», «wicked», «nice one» (Franceschini, Rep).
Hollywood Per Forbes l’attore più pagato di Hollywood dell’ultimo anno è Robert Downey JR: 75 milioni di dollari. Il secondo è Channing Tatum, con 60 milioni di dollari. Terzo Hugh Jackman a 55 milioni di dollari. A seguire ci sono Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, rispettivamente con 52 e 46 milioni di dollari. Poi Leonardo DiCaprio con 39 milioni di dollari, Adam Sandler a quota 37 milioni, Tom Cruise con 35 milioni. Denzel Washington è al nono posto con 33 milioni, uno in più di Liam Neeson (Semprini, Sta).
venerdì 19 luglio
Cia/1 A Panama è stato arrestato, in esecuzione dell’italiano mandato di cattura internazionale inserito nel circuito Interpol, Robert Seldon Lady, ex console americano a Milano e soprattutto ex capocentro della Cia a Milano, condannato in via definitiva dalla Cassazione a nove anni per il sequestro di Abu Omar. Seldon Lady, «Mister Bob» nella Cia, è considerato la mente del rapimento nel 2003 dell’ex imam di Milano, sospettato di terrorismo.
Cia/2 Robert Seldon Lady, nato nel 1954 in Honduras, è cresciuto tra Centro America e Stati Uniti. Ha lavorato nella polizia di Ner Orleans prima di entrare nella Cia. Grazie alla sua conoscenza dello spagnolo, lo impiegano nei Paesi latino-americani, dove riesve a infiltrarsi in un pericoloso nucleo terrorista. Poi, impegnato nella lotta ai qaedisti, lo spostano a Milano dove diventa interlocutore delle nostre forze dell’ordine: fornisce tecnologia, informazioni, consigli. Sogna di trasferirsi in Piemonte dopo la pensione. Salta tutto per la vicenda Abu Omar. Lui si dice contrario al rapimento dell’imam terrorista, i superiori insistono, Abu Omar è ritenuto pericoloso, potrebbe pianificare un attentato. Alla fine Lady segue l’operazione, da Milano fino al Cairo. L’indagine della Procura lo costringe a scappare, litiga con la Cia e torna in Centro America. Lo ingaggiano per far fuggire un ragazzo americano dal Nicaragua, lavora nel settore sicurezza. Infine l’arresto (Olimpio, CdS).
Auto A Roma, secondo l’Aci, lo scorso anno le auto circolanti sono diminuite di circa 70mila unità (da 1.937.783 a 1.867.520), ma altrettanto è accaduto a Milano, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Palermo. È scesa ulteriormente anche la percorrenza media degli italiani: dai 10.900 km del 2011 ai 9.500 dell’anno scorso. Secondo l’indagine annuale Inrix Traffic Scorecard il traffico in Italia è crollato del 34%, molto di più di quanto registrato in Europa, dove il calo è stato mediamente del 18%. E il primo trimestre di quest’anno mostra un’ulteriore diminuzione di 23 punti percentuali con conseguente riduzione delle ore passate in macchina: 27 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alix Partners, agenzia di consulenza internazionale, ha spiegato il fenomeno della demotorizzazione italiana con tre fattori: la crescita dei costi di gestione di un’auto, l’aumento della pressione fiscale e la riduzione della disponibilità economica delle famiglie. Pesa, inoltre, la crescente disaffezione nei confronti dell’automobile, soprattutto da parte dei giovani: il numero delle patenti rilasciate nel 2012 è sceso del 19,3 per cento (Berruti, Rep).
sabato 20 luglio
Botte Il cantante Massimo Di Cataldo rischia l’arresto perché la sua compagna, l’artista Anna Laura Millacci, ha pubblicato su Facebook le foto del proprio viso segnato dalle botte di lui. Racconta che in tredici anni di vita insieme l’ha picchiata cinque-sei volte, l’ultima venti giorni fa. Una Durante una scazzotatta, inoltre, è stato particolarmente violento perché era incinta e l’ha fatta abortire: «Voglio che si sappia che non è un bruto. Negli ultimi anni però era sempre più nevrotico. Le radio non passavano la sua musica, io stavo aprendo la mia prima galleria. Lui era geloso, era infastidito dal mio progetto, diceva che avrei frequentato tanta gente… Diceva che di artista in casa ne basta uno. Mi avrebbe voluta a casa. E l’ho già fatto in passato, ma ora voglio vivere la mia vita. Non è un violento, è uno uomo gentile. Gli parte la testa, ma solo con me». La coppia ha una bambina di due anni. Il cantante si è detto sbalordito dalle accuse.
Desiderio Il figlio diciassettenne di Rocco Siffredi non vuole che la fidanzatina si metta la minigonna (a settembre Rocco Siffredi su Cielo darà consigli alle coppie con calo di desiderio) (Fumarola, Rep).
Velocità Mentre con i treni ad alta velocità i collegamenti tra alcune città italiane sono diventati molto più veloci, altri sono diventati più lenti di quarant’anni fa. Capita, per esempio, sulle tratte Pescara-Roma (+24 minuti), Lecco-Brescia (+36 minuti), Taranto-Reggio Calabria (+un’ora e mezza), Messina-Palermo (+29 minuti), Torino-Savona (+14 minuti) (Foti e Salvagni, Rep).
Manoscritti Negli anni Trenta il figlio di Giovanni Verga (che era morto nel 1922), Giovanni Verga Patriarca, affidò 36 manoscritti (romanzi e novelle), migliaia di stampe fotografiche di lettere, centinaia di missive autografe, bozze, disegni e appunti, a Vito Perroni, studioso di Barcellona Pozzo di Gotto, provincia di Messina. L’uomo non ne volle sapere di restituirgli le carte, e a niente servirono le interrogazioni parlamentari andate avanti per venti anni, dal 1957 al 1977. La contesa, dal 1975 in poi, passò nelle mani del figlio di Giovanni, Pietro Verga, che ottenne dal Tribunale di Catania una sentenza che gli attribuì il possesso legale di tutti i manoscritti del nonno e che tre anni dopo vendette tutto alla Regione siciliana. La svolta l’anno scorso, quando la Soprintendenza ai Beni librari della Regione Lombardia si accorse che una casa d’aste aveva messo in vendita un lotto chiamato «fondo verghiano»: era proprio il tesoro conteso. Dietro la vendita c’era Angela Perroni, figlia del collezionista, che intanto era morto. Così, mentre la Soprintendenza disponeva lo spostamento e il deposito delle carte nel Centro di ricerca del Fondo manoscritti dell’Università di Pavia (dove si trova adesso), la Procura di Roma apriva un’inchiesta. Ieri è scattato il sequestro delle carte e la denuncia della figlia dello studioso. Il «fondo verghiano» è valutato 4 milioni di euro (Anello, Sta).
Daria Egidi
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