23 luglio 2013
Maria Nastasi, 46 anni. Di Gela, dipendente di una pizzeria, madre di due figli, da quando era rimasta vedova di un carabiniere aveva iniziato una relazione con un Salvatore Greco di 51 anni, pregiudicato, con cui litigava di continuo
Maria Nastasi, 46 anni. Di Gela, dipendente di una pizzeria, madre di due figli, da quando era rimasta vedova di un carabiniere aveva iniziato una relazione con un Salvatore Greco di 51 anni, pregiudicato, con cui litigava di continuo. Cionostante i due qualche tempo fa erano a andati a vivere assieme nel casolare di lei a contrada Priolo Soprano, però all’ennesima discussione lui, venerdì 19 luglio, aveva preso due stracci e se n’era andato di casa. Domenica tornò con la scusa d’un chiarimento ma invece, essendosi convinto d’avere le corna, d’un tratto tirò fuori una pistola e sparò addosso alla compagna due colpi: uno in petto, uno in pieno volto, sfigurandola. Quindi montò sulla Panda della morta, guidò per un po’, si fermò davanti a una casetta per chiedere un bicchiere d’acqua a quelli che ci abitavano e dopo aver bevuto tornò in strada e si sparò nella tempia. Pomeriggio di domenica 22 luglio in un casolare nel territorio comunale di Niscemi, in Sicilia.