Ivo Caizzi, Corriere Economia 22/7/2013, 22 luglio 2013
GLI USA PUNTANO SULL’ITALIA. DEL BASEBALL
Le squadre della lega americana Major league baseball (Mlb) si aspettano quest’anno introiti per ben otto miliardi di dollari. L’attività multimediale collegata a questo sport, considerata all’avanguardia a livello mondiale (tanto da aver prodotto il primo giornalista/robot in grado di scrivere la cronaca di una partita), ha contribuito all’aumento del fatturato complessivo e fa prevedere prospettive di ulteriore crescita economica. I New York Yankees, la squadra più famosa, da soli sono valutati 2,3 miliardi di dollari, cioè oltre 10 volte il valore attuale della Juventus campione d’Italia nel calcio. Il super battitore Prince Fielder dei Detroit Tiger vanta un ingaggio pluriennale da 217 milioni di dollari.
In Italia, invece, il baseball da sessanta anni resta uno sport marginalissimo e senza adeguati mezzi economici. Il 2013 è iniziato con il Nettuno B.C., la squadra più scudettata, addirittura a rischio di non poter partecipare al campionato. Ma a marzo è esploso a sorpresa il primo anno d’oro della storia del baseball italiano. La nazionale azzurra ha disputato negli Stati Uniti un sorprendente campionato mondiale Wbc con clamorose vittorie nella prima fase. E vari giocatori italiani hanno attirato l’attenzione delle squadre di Major league.
Il sanremese Alex Liddi, il primo a fare il grande salto dai campionati italiani alla Mlb con i Seattle Mariners, è stato appena acquistato dai più quotati Baltimore Orioles. Per ora è stato inserito nella seconda squadra Norfolk Tides nel campionato Triplo A (che è un pò come la serie B nel calcio italiano, ma con possibilità di essere chiamati in Mlb in qualsiasi momento). Buon terzabase in difesa, 24 anni, Liddi è noto per la sua potenza in battuta (nel 2011 30 fuoricampo in Triplo A con i Tacoma Rainiers e altri tre in Mlb nelle partite di esordio con i Mariners). Prima di lui sembrava dover sfondare il lanciatore riminese Alex Maestri, ingaggiato dai Chicago Cubs. Ma Maestri non riuscì a emergere nelle squadre minori. Era così passato nel campionato australiano, dove ha attirato l’attenzione delle squadre giapponesi, che a volte hanno introiti vicini ai livelli medi Mlb. Quest’anno gioca nella massima serie con gli Orix Buffaloes di Osaka in stadi affollati da decine di migliaia di spettatori.
Nel maggio scorso in Mlb ha esordito con i Minnesota Twins l’azzurro Chris Colabello, italo-americano con madre riminese, cresciuto nelle giovanili di Rimini, dove suo padre Lou era un superlanciatore di scuola Usa nella serie A italiana. Colabello ha giocato soprattutto nel Triplo A con i Rochester Red Wings, dove ha realizzato già 24 fuoricampo (e il campionato termina a settembre). Ha 29 anni. I media Usa hanno raccontato la sua ascesa lunga e difficile, con tanti anni passati nelle leghe minori Usa indipendenti. Più rapido promette di essere l’arrivo in Mlb per il baby azzurro Marten Gasparini, acquistato dai Kansas City Royals versandogli un premio d’ingaggio di 1,3 milioni di dollari, il più alto mai pagato per un «prospetto» europeo. Il friulano Gasparini, 16 anni, velocissimo in difesa (come interbase) e in attacco (come battitore), ha frequentato l’ Accademia del baseball di Tirrenia, dove si allenano e studiano i giovani scelti dalla federazione Fibs. Un altro interbase, il veronese Federico Castagnini, 22 anni, è diventato il primo italiano emerso nella selezione dei migliori giocatori dei college Usa, il canale più classico per entrare nelle squadre Mlb. I Baltimore Orioles lo hanno messo sotto contratto inviandolo a farsi le ossa nelle serie minori. Su questa scia molti scout Usa stanno scoprendo l’Italia per individuare «prospetti» da importare nel grande business del baseball americano.