Aldo Grasso, Corriere della Sera 20/7/2013, 20 luglio 2013
Enrico Lucci è uno dei pochi personaggi della tv in grado di raffigurarci un mondo; non è soltanto una scoperta che riguarda la persona, il suo modo di porgere, i tormentoni che lo caratterizzano
Enrico Lucci è uno dei pochi personaggi della tv in grado di raffigurarci un mondo; non è soltanto una scoperta che riguarda la persona, il suo modo di porgere, i tormentoni che lo caratterizzano. È qualcosa di più: come se le sue interviste contrassegnassero un linguaggio, come se ci spalancassero un universo tanto quotidiano, spesso triviale, quanto fantastico. Italia 2 Mediaset ha riproposto una vecchia antologia di interviste marchiate Iene (giovedì, ore 21,15). E qui c’è già una pri- ore 21,15). E qui c’è già una prima, curiosa contraddizione: Lucci non ha nulla da spartire con l’ideologia delle Iene. Non è moralista, non alza mai il ditino, non vuole rimettere sui cardini le porte della società. Comunque: Lucci era molto giovane e, armato di microfono, voleva capire il perché. Perché esiste il «Partito del dovere», governato da un dentista che rivuole i carcerati con il pigiama a strisce e la palla al piede. Perché esiste la «Festa della Discussione», i cui partecipanti a tutto pensano fuorché a discutere. Perché gli stilisti italiani fingono di amarsi nel corso di una mostra che si occupa dell’al di là? Perché Francesco Cossiga, Arnaldo Forlani, Antonio Gava, Paolo Cirino Pomicino, Clemente Mastella pensano che il Centro sia davvero il centro del Mondo? Alcuni interlocutori non la prendono tanto bene e cominciano a insultare l’intervistatore, che ha il pregio di non reagire mai. Anzi il suo stornamento di senso nasce proprio da una gestualità minima (sguardo in macchina, fissità dell’espressione, moderato stupore…). Solo in questo modo è possibile intavolare con Marco Pannella una lunga discussione sui radicali liberi, senza che il vecchio leader si accorga della presa in giro. Solo in questo modo è possibile sostenere una conversazione con l’on. Domenico Fisichella senza che questi si accorga che le domande sono costruite per il pilota Giancarlo Fisichella. Fingendo di non capire, Lucci ci suggerisce quanto sia indispensabile capire, anche in tv.