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 2013  luglio 19 Venerdì calendario

CAIRO IN RCS, ARIA DI INTESE CON LA7

Non solo hedge fund hanno partecipato alla gara finale per assicurarsi i diritti Rcs inoptati. Ieri Urbano Cairo, confermando i sospetti che per primo aveva sollevato Il Messaggero, ha rivelato di possedere il 2,8% del capitale ordinario di Rcs, racimolato sia mediante l’esercizio di 3,9 milioni di diritti sia attraverso l’acquisto diretto di 200 mila azioni. L’esborso complessivo è di poco superiore a 14 milioni. «E’ una piccola partecipazione - ha spiegato l’editore di La7 interpellato dal Messaggero - Entro in punta di piedi, non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno. È quasi una questione affettiva, visto che Rizzoli è stato, nel 1996, il primo gruppo che affidò le sue testate alla mia concessionaria». Insomma, l’acquisto del 2,8% di Rcs «è stata un’opportunità. Sono un editore puro, ho visto l’occasione e l’ho colta». Il business dell’informazione su carta sta però attraversando momenti difficili. Nessun timore? «La carta stampata mi è sempre piaciuta e credo ci sia ancora spazio per crescere, se fatta in un certo modo. Del resto, Cairo Editore vende ogni settimana 2 milioni di copie, siamo l’editore più forte in edicola pur essendo nati nel 2004, in un periodo di crisi». Il 2,8% potrebbe però rappresentare una quota interessante per il ricostituendo patto di sindacato. «È prematuro parlare di patto - ha replicato Cairo, negando di avere avuto contatti con John Elkann - per ora limitiamoci al fatto che ho acquistato a titolo personale il 2,8%. Io rispetto tutti e se qualcuno avrà voglia di parlare con me ne sarò ben lieto».
Difficile però immaginare che l’acquisto sia di tipo speculativo. Più credibile l’ipotesi secondo la quale l’ingresso nel capitale di Rcs da parte dell’editore di La7 sia il primo passo di un’alleanza a tutto campo. La risposta di Cairo: «E’ prematuro immaginare alcunché, però è vero che La7 è una televisione che si sposerebbe benissimo con il Corriere della sera». Un’ultima curiosità. Martedì 9 luglio, presentando i palinsesti della sua emittente, a una domanda sul suo eventuale interesse per Rcs, Cairo rispose: «Sono un editore puro, la partita per il Corriere della Sera è già in corso e non intendo entrarci adesso». Ora ha cambiato idea. Perché? «Non avevo ancora deciso se tramutare i diritti acquistati in azioni. Non avendo obblighi informativi, o preferito restare coperto».