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 2013  luglio 19 Venerdì calendario

I GIOVANI FRANCESI DICONO «ADIEU» ALLA BAGUETTE

È in crisi uno dei simboli della tavola francese: la baguette. Che non domina più fra le abitudini alimentari transalpine, anche a causa della concorrenza della pasta italiana, sempre più amata soprattutto dai giovani. I dati, raccolti dal Centro studi sulle condizioni di vita Crédoc e dall’Observatoire du pain, suonano un po’ come una condanna a morte per una delle più radicate tradizioni nazionali.
Ecco alcuni numeri. All’inizio del Novecento si consumavano quotidianamente 900 grammi di pane a persona, mentre nel 2003 si è scesi a 143 grammi e nel 2010 a soli 129, l’equivalente di mezza baguette. I giovani tra i 20 e i 24 anni, poi, mangiano il 46 per cento di pane in meno rispetto a chi ha più di 65 anni. Insomma, considerati numeri e percentuali si scopre che a mangiare il tipico filoncino due volte al giorno è ormai meno della metà della popolazione, in gran parte anziana.
A frenare la caduta non sono servite nemmeno le recenti riduzioni di prezzo, con cui alcuni panifici sono venuti incontro alla popolazione in tempo di crisi. A Nimes, per esempio, ha aperto di recente la prima panetteria low cast del Paese, che offre pane e dolci a metà prezzo. La baguette «anticrisi» costa 40 centesimi e non gli 80 o 90 che si pagano altrove. Anche altri rivenditori hanno cercato di avviare operazioni simili ma tutto questo sembra non aver entusiasmato i francesi.
«La baguette sta perdendo terreno perché sta cambiando lo stile di vita» ha detto al quotidiano Le Parisien Pascale Hébel, di Crédoc. Sempre più francesi, soprattutto giovani, saltano la colazione, che è il pasto in cui veniva consumata una grande quantità di pane. Non solo, durante la pausa pranzo, sempre più breve, si preferisce ora mangiare un piatto unico, come la pasta, e addio filoncino.
I panettieri francesi hanno così pensato a una contromossa. E presto partirà una campagna stampata su manifesti e sacchetti della spesa con lo slogan: «Coucou, tu as pris le pain?» (Cucù, hai comprato il pane?). Ma in pochi credono che sia davvero possibile un’ inversione di tendenza.