Paola Benvenuto, il Venerdì 19/7/ 2013, 19 luglio 2013
L’IDEOGRAMMA COSTA LA CARRIERA AI
GIORNALISTI –
Sbagliare il nome del presidente cinese Xi Jinping a qualcuno è costato la carriera. I due responsabili di un quotidiano locale della città di Xiamen, nella provincia del Fujian, sono stati infatti sospesi dall’incarico perché in prima pagina è apparso un titolo con il nome del leader nazionale scritto male. Sarà stato un problema di digitazione al computer o solo il fatto che la lingua è complessa e basta confondere un ideogramma per rovinare tutto, sta di fatto che appena la direzione del giornale si è accorta dell’errore, ha immediatamente ritirato le copie in circolazione e ha ordinato una ristampa. Ma non è bastato. Secondo gli utenti internet, diverse copie del quotidiano con il nome inesatto sono comunque arrivate agli abbonati. Per riavere indietro ogni copia sfuggita, il giornale ha poi pagato cinquanta yuan (poco più di sei euro). Una discreta sommetta, in Cina. Ma non è la prima volta che la stampa cinese prende un granchio e colpisce involontariamente i politici. Il nome di Xi Jinping fu riportato erroneamente anche da un quotidiano di Nanning nel 2011. Deng Xiaoping ebbe problemi con un giornale di Hainan nel 1989. E perfino il Quotidiano del Popolo, uno degli organi di stampa del partito comunista, nel 2010 storpiò il nome dell’allora premier Wen Jiabao. In quel caso, però, l’editore del giornale disse che Wen gli telefonò: non voleva punire i giornalisti.