il Sole 24 Ore 19/7/2013, 19 luglio 2013
LA NUOVA VIA DELL’FMI SUI TANGO BOND
Da «carnefice» a salvatore. Dopo essere stato accusato di provocare recessioni con cure draconiane, il Fondo monetario sembra aver cambiato radicalmente atteggiamento. Con una mossa a sorpresa l’Fmi si è schierato con l’Argentina nel tentativo di bloccare una causa negli Usa che potrebbe portare Buenos Aires a una nuova insolvenza con conseguenza mondiali. In pratica l’Fmi sta facendo pressioni sul governo Usa affinché accetti la richiesta argentina di trasferire la causa mossa dagli obbligazionisti che non parteciparono al vecchio swap dal giudizio della magistratura ordinaria all’esame della Corte suprema. Questa mossa sospenderebbe il processo e rinvierebbe a una data futura il rischio di dover pagare fondi e investitori che avevano respinto le precedenti offerte di rimborso. Se è chiaro che l’Fmi vuole evitare la crisi globale, è curioso che accetti questo passo che è più politico che finanziario. Sarebbe bello che un medesimo passo fosse fatto in Europa quando si richiedono sacrifici a Paesi che devono crescere.