Corriere della Sera 18/7/2013, 18 luglio 2013
LA PAROLA: SFIDUCIA INDIVIDUALE
Si tratta di un istituto non previsto dalla Costituzione, ma legittimato da una sentenza della Corte Costituzionale (numero 7 del 1996), pronunciata a seguito di un conflitto di attribuzione insorto nell’unico caso in cui una simile mozione sia stata approvata (dal Senato, contro l’allora ministro della Giustizia Filippo Mancuso, nel 1995). A sostegno dell’ammissibilità della mozione di sfiducia individuale, la Consulta fece riferimento all’articolo 95 della Costituzione, secondo cui «i ministri sono responsabili… individualmente degli atti dei loro dicasteri». In quell’occasione, nonostante il rifiuto del ministro di dimettersi, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro procedette alla sua sostituzione, su proposta del presidente del Consiglio Lamberto Dini, che si era dissociato senza poterlo sostituire dalle sue ispezioni nei confronti dei giudici che indagavano su Berlusconi.