Il Messaggero 18/7/2013, 18 luglio 2013
I RAPPORTI DI FORZA A PALAZZO MADAMA
Le truppe sono già pronte a combattersi, e a contarsi, nell’aula di Palazzo Madama. Questo il luogo, domani, della grande battaglia sulla sfiducia ad Angelino Alfano come ministro dell’Interno finito nella bufera kazaka.
Sicuramente a favore della sfiducia ci sono i due partiti che hanno presentato la mozione in Senato: i vendoliani di Sel e i grillini del Movimento 5 stelle. I primi possono contare su sette senatori, i secondi su 50.
Sul fronte opposto, ecco la Lega Nord (16 senatori e annuncio che voteranno a sostegno di Alfano), il Pdl con 91 voti, Scelta civica con 12 voti. In più i membri del gruppo Per le autonomie e quelli del Misto.
Tutta l’attenzione è comunque sul Pd.
Nelle ultime ore non è soltanto Matteo Renzi che chiede le dimissioni di Alfano ma gran parte del partito. Già 13 senatori democrat si sono dichiarati a favore della sfiducia. Quanti se ne aggiungeranno? E quale sarà la posizione che emergerà dalla riunione del gruppo a Palazzo Madama che è convocato per le ore 13 di oggi? In tutto i senatori democrat sono 108. Il totale dei votanti in Senato è di 317. La partita è aperta. E l’astensione - il Pd sceglierà questa soluzione? - vale come voto contrario a Palazzo Madama.
La partita è aperta, se si considerano i molti mal di pancia che attraversano il partito di Epifani.