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 2013  luglio 17 Mercoledì calendario

ANORESSIA E BULIMIA, EPIDEMIA STRISCIANTE

È allarme anoressia e bulimia e il ministero della Salute non intende stare a guardare. Lo ha annunciato ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo alla presentazione del Quaderno della salute dedicato all’appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell’alimentazione. Il pericolo maggiore, è stato appurato, arriva da internet che può facilmente veicolare risposte fuorvianti e dannose. «In rete sono 150mila i siti pro-Ana e pro-Mia - ha dichiarato il ministro - con informazioni distorte e pericolose, non appropriate rispetto al singolo utente, che generalmente è un giovane. C’è la necessità di intervenire sul problema». I Quaderni forniscono le cifre di un’epidemia progressiva e strisciante. Si stima che l’incidenza dell’anoressia nervosa sia di almeno 8 nuovi casi ogni 100mila donne all’anno, mentre si contano 12 nuovi casi ogni 100mila donne all’anno per la bulimia nervosa. Guardando alla popolazione femminile, dai 18 anni in su, i tassi di prevalenza sono dello 0,9% per l’anoressia, dell’1,5% per la bulimia e del 3,5% per il binge-eating disorder, le cosiddette abbuffate compulsive. Ma i disturbi alimentari non sono prerogativa femminile. Colpiscono sempre di più anche gli uomini: studi condotto su popolazioni cliniche, infatti, indicano che i maschi rappresentano il 5-10% dei casi di anoressia, il 10-15% di quelli di bulimia e fino al 30-40% dei casi di binge-eating disorder. Con conseguenze spesso letali. Sono soprattutto le persone affette da anoressia nervosa, si legge nei Quaderni, a essere esposte a un maggior rischio di mortalità, con tassi 5-10 volte maggiori di quelle delle persone sane della stessa età e dello stesso sesso. Ma il percorso da seguire è lungo e impegnativo, anche a causa del perdurante silenzio intorno ai disturbi alimentari di cui la maggior parte dei media si occupa solo «inseguendo il caso di cronaca». [...]