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 2013  luglio 17 Mercoledì calendario

IL PRINCIPE CARLO DA’ POCO AL FISCO

I deputati inglesi della camera dei comuni hanno scoperto che il principe Carlo versa poco al fisco, meno di quanto fanno i suoi valletti che sono tassati con un’aliquota superiore alla sua, inchiodata al 24% in virtù di un’antica consuetudine reale. Insomma, l’erede al trono di Inghilterra è inciampato nel fisco con la gestione della sua fattoria da 53 mila ettari nel ducato di Cornovaglia dove i prodotti coltivati con metodi biologici gli permettono alti profitti.
Conti alla mano, 22 milioni di euro l’anno scorso. Cifra record tassata al 24%, mentre i suoi dipendenti devono pagare al fisco un’aliquota del 36%. Questa sperequazione ha fatto decidere i deputati inglesi a guardare nei conti del primogenito della regina d’Inghilerra che si finanzia proprio con i proventi delle attività nel ducato di Cornovaglia, che conta varie proprietà immobiliari e fondiarie, che una legge gli ha assegnato per finanziarsi e che passerà a suo figlio William quando Carlo diventerà re. Anche se il principe non può disporre direttamente dei capitali e delle proprietà a lui assegnate in Cornovaglia, beneficia dei proventi e niente gli impedisce di farli fruttare vendendo e investendo. Una gestione ritenuta poco trasparente: Carlo ha versato al fisco volontariamente 5 milioni di euro a titolo di imposta. Un trattamento di favore da eliminare secondo la presidente della commissione finanze del parlamento, Margaret Hodge.