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 2013  luglio 16 Martedì calendario

PERCHE’ STO DALLA PARTE DELL’ORANGO

Io, in quanto pri­mate, sono indi­gnato, perché, fa­temi capire: se dico a uno che è gatto, o un’aquila, o un leone, è un complimento, se gli do dell’orango è un insulto? Non è una questione di lana caprina, al limite di pelo scimmiesco: pensate a quando ci viene la pelle d’oca, è un riflesso genetico ancestrale del nostro preistorico passato di ominidi pelosi. Gli oranghi non possono difendersi contro questa macchina del fango e quindi sono costretto a intervenire io, per conto del sindacato oranghi. Tanto per cominciare, fossi stato la ministra Kyenge (tra l’altro bellissimo nome anche per un orango) avrei risposto a Calderoli: «Grazie, sono veramente onorata», e gli avrei mandato un mazzo di rose rosse. Infatti gli oranghi, tra tutti i primati, sono i più teneri, i più altruisti, i meno violenti in assoluto, sono antifascisti di natura. Appena vi vedono vi offrono del cibo, spesso togliendoselo di bocca, e lo offrirebbero a chiunque, perfino a Fabio Fazio, a Pier Ferdinando Casini o a Beppe Grillo. Per paradosso la Kyenge magari amerebbe essere paragonata a una farfalla, ma se Calderoli le avesse dato della farfalla avrebbe avuto ragione di offendersi, cioè: considerando il numero di neuroni del cervello di una farfalla, una farfalla è veramente idiota. Una farfallina è diverso, può essere un complimento, ma è un altro discorso.
Inoltre, piccolo ripasso di biologia: non dimenticate che tra i primati le grandi scimmie antropomorfe sono cinque, ossia l’orango, il gorilla, lo scimpanzé, il bonobo e l’uomo. Tanto Calderoli quanto la Kyenge e tutti quanti noi siamo grandi scimmie antropomorfe, e di conseguenza non è neppure darwinianamente corretto dire «l’uomo discende dalla scimmia», sarebbe come dire che la scimmia discende dalla scimmia. Per l’esattezza siamo solo una specie di scimmie tra le altre, ovvero il terzo scimpanzé (il secondo è il bonobo), secondo una bella definizione di Jared Diamond, insigne biologo, fra l’altro di sinistra.
Nei cui libri sostiene la superiorità delle altre scimmie sugli umani, mentre i nostri si offendono, fanno gli ambientalisti e poi sono antropocentrici. Perfino il verbo «scimmiottare» è sbagliato, tra i primati usiamo più neuroni specchio noi di un gorilla. Non facciamone comunque un dramma, si può risolvere la questione civilmente: Calderoli rimedi precisando che non voleva offendere nessuno, al contrario era un complimento, stava paragonando la ministra ai nostri cugini più sensibili e amabili, e magari vada a vedersi il bellissimo L’alba del pianeta delle scimmie, almeno la prossima volta quando vuole offendere cambia specie. Da parte sua il ministro Kyenge chieda scusa agli oranghi per essersi offesa e, poiché è ministro dell’Integrazione, prenda l’impegno di salvare gli oranghi del Bioparco di Roma, integrandoli in un habitat più dignitoso, questione di cui mi sono occupato sul Giornale e nessuno si è fatto vivo, erano tutti occupati a darsi dell’orango.
Altrimenti non siete degni degli oranghi, e non siete neppure farfalle, né delle zecche, né dei procarioti, siete solo degli stronzi.
Massimiliano Parente