Andrea Tognotti, Europa 15/7/2013, 15 luglio 2013
PICCOLA GUIDA ALLA SETTIMANA PARLAMENTARE
Di cosa si discute questa settimana alla camera e al senato? Ecco una piccola guida a i provvedimenti più importanti al’esame dell’aula.
A MONTECITORIO
La camera recupera oggi le tre ore concesse la settimana scorsa per l’assemblea del gruppo parlamentare del Pdl. E l’avvio di settimana è su un tema caldo: va infatti in discussione tra poche ore la mozione del M5S sul finanziamento pubblico ai partiti, che contiene l’impegno per il governo di non erogare la rata del 2013. Non che abbia i voti per passare, ma se qualcuno, fuori dal movimento grillino, si esprimesse a favore della mozione ne nascerebbe certamente un caso politico.
Oltre alla mozione, oggi si tiene la discussione generale su un importante provvedimento anticorruzione: la riforma dell’articolo 416 ter del codice penale, che configura come «voto di scambio»la promessa di voti non solo in cambio di denaro ma anche «di altra utilità»; uno strumento in più per la lotta alla mafia, non a caso sollecitato a più riprese da Libera.
Martedì va in votazione la mozione sulla salvaguardia del bilinguismo nella provincia autonoma di Bolzano, ma soprattutto si comincia a votare sul 416 ter (per arrivare al via libera entro il giorno successivo o al massimo giovedì). A seguire il voto della mozione grillina sul finanziamento ai partiti.
Giovedì discussione generale del decreto “del fare”, con votazioni venerdì. Il decreto, da inviare al senato, scade il 20 agosto.
A PALAZZO MADAMA
Dopo il rinvio della settimana scorsa per le note polemiche, arriva al pettine il nodo degli F35. La mozione di maggioranza (Zanda-Schifani-Susta) è la fotocopia di quella già approvata alla camera e impegna il governo a «non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito». Viene inoltre richiamato il «rispetto delle prerogative del parlamento» nonostante la posizione espressa dal consiglio supremo di difesa.
Ma il caso nasce dalla mozione Casson (Pd) che – nonostante le pressioni – non è stata ritirata dal presentatore. La posizione è più radicale, per senza giungere alla richiesta di «abbandonare in via definitiva» il programma JSF/F35» risolvendo il contratto d’acquisto. Infatti l’impegno che si chiede al governo è quello di «sospendere immediatamente la partecipazione italiana» al programma, destinando le somme risparmiate a «investimenti pubblici riguardanti la tutela del territorio dal rischio idrogeologico, la tutela dei posti di lavoro, la sicurezza dei lavoratori». Analogamente, peraltro, a quanto chiede Sel.
Tra martedì e giovedì l’assemblea di palazzo Madama esamina due provvedimenti già approvati dalla camera: il decreto sul rinvio dell’Imu, che rifinanzia anche la cassa integrazione in deroga, con scadenza 20 luglio, e il ddl istitutivo della commissione Antimafia.