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 2013  luglio 13 Sabato calendario

LA SIGNORA DELL’EORS: «RACCONTO IL SESSO SENZA PREAMBOLI»

Viva la sincerità. «Ho scritto tutto in nove mesi: un parto. E nove mesi a raccontare un’educazione ai sensi, se sei single come me, sono un tormento». Eccola, Irene Cao da Pordenone. Dottorato in Storia Antica, ex commessa di profumeria, 34 anni, è piombata da esordiente nella classifica dei libri più letti: quarta nella narrativa italiana, 150 mila copie vendute (ma su ITunes è stata dietro solo a Dan Brown) con Io ti guardo e i suoi due immediati seguiti, Io ti sento e Io ti voglio (Rizzoli, 5 euro). Ovvero, come Elena, restauratrice veneziana destinata al serio Filippo, si fa travolgere dal carnale Leonardo. Scatta l’etichetta: il Cinquanta sfumature all’italiana.
«No — ribatte Irene —, la James mi annoia, il sesso è meccanico, i personaggi non si evolvono. Avevo solo scritto una storia d’amore di cui l’editore, tempo dopo, mi ha chiesto di sviluppare il lato erotico. L’erotismo è il nuovo romanticismo. Non faccio porno-soft». 

E che cosa fa?
«Il ritratto di quest’epoca in cui si parla dei piaceri di coppia in modo più esplicito e si vivono storie veloci: non posso sempre perdere decine di pagine prima del sesso. Nulla più scandalizza, quindi non conta cosa racconti, ma il modo. Anche se, come tante, rimpiango il corteggiamento. Scrivo per dimenticare e in Elena c’è una parte di me, però non la amo. Vorrei un uomo rassicurante che sappia accendere l’eros...».

Non si può avere tutto.
«Infatti le mie sono storie di evasione. Molte lettrici mi scrivono: “Mi fai rivivere un amore folle”. Tanti uomini confidano: “Sono affidabile come Filippo. Perché resto solo?”. Prendetevela con tutte le Elene».

Leonardo è uno chef: omaggio alla tele-cucina?
«Anche, ma è un lavoro legato alla terra, al gusto, al tatto. Inoltre lui è siciliano, promessa di passione. Un luogo comune? Sono pronta alle critiche».

È vero che ha scritto pensando all’attore Marco Bocci come interprete di Leonardo?
«In parte: ora preferirei Javier Bardem, sensuale, meno tormentato. Filippo potrebbe essere Giorgio Pasotti, bravo ragazzo non sfigato. Elena? Jasmine Trinca, una persona normale che scopre un altro lato di sé. Personaggio comprensibilissimo per tante donne».

Cambia la vita con il successo in libreria?
«Macché. Magari tornerò a fare la commessa. Le profumerie sono un bacino di storie».