Giuliana Ferraino, Corriere della Sera 13/7/2013, 13 luglio 2013
Arrigo Levi (foto) è nato a Modena nel 1926. Agli inizi in Argentina, dov’è rifugiato con la famiglia durante il fascismo, segue il lavoro alla Bbc (sezione italiana) e alla «Gazzetta del Popolo»; corrispondente da Londra e poi da Mosca per il «Corriere della Sera» (dal 1955), è poi inviato per «La Stampa» di cui sarà direttore (1973-78) fondandovi il settimanale «Tuttolibri»
Arrigo Levi (foto) è nato a Modena nel 1926. Agli inizi in Argentina, dov’è rifugiato con la famiglia durante il fascismo, segue il lavoro alla Bbc (sezione italiana) e alla «Gazzetta del Popolo»; corrispondente da Londra e poi da Mosca per il «Corriere della Sera» (dal 1955), è poi inviato per «La Stampa» di cui sarà direttore (1973-78) fondandovi il settimanale «Tuttolibri». In Rai ha condotto il Tg dal 1966 al ’68; negli anni Ottanta torna in tv con «Tam tam» (1981), «Punto sette» (1982-87), «Gli archivi del Cremlino» (’97). Ha ottenuto il Premio Trento per il giornalismo (’87), il Premio Luigi Barzini come miglior corrispondente (’95) e il Premio Ischia Internazionale (2001). Oltre alla nuova antologia «Gente luoghi vita», quinto volume dei «Classici del giornalismo» di Aragno, tra i suoi libri «Il potere in Russia da Stalin a Breznev» (Il Mulino, 1967), «Pci, la lunga marcia verso il potere» (Etas Kompass,1971), «La democrazia nell’Italia che cambia» (Laterza, ’84), «Rapporto sul Medio Oriente» (Il Mulino, ’98), «Un Paese non basta» (Il Mulino, 2009)