Maurizio Molinari, la Stampa 11/7/2013, 11 luglio 2013
PHILLIPS, UN SUPER AVVOCATO L’UOMO DI OBAMA A ROMA
Con la scelta di John Phillips come nuovo ambasciatore americano a Roma, Barack Obama affida la guida dei rapporti con l’Italia a un formidabile tandem di veterani di Washington. Phillips è l’avvocato che si è conquistato l’attenzione di Congresso e Casa Bianca per la determinazione con cui, sin dagli Anni Ottanta, difende i cittadini che denunciano frodi ai danni del governo.
Il suo colpo di genio fu rispolverare la legge «False Claims Act», risalente alla Guerra Civile, che consente a chi scopre una frode ai danni del governo di fare causa a nome dei cittadini. In questa maniera Phillips, ha fatto recuperare, con il suo studio legale, oltre 11 miliardi di dollari dei contribuenti diventando il paladino della sfida alle grandi corporation e della difesa dei diritti civili.
Cresciuto in California e laureato a Berkeley, Phillips è stato un antesignano delle politiche di Obama a Washington e gode di legami bipartisan molto solidi al Congresso. Gli oltre 500 mila dollari che è riuscito a raccogliere per la rielezione di Obama nel 2012 testimoniano la convinzione di Phillips che questa amministrazione operi nella stessa direzione da lui intrapresa: difendere il governo e i cittadini da soprusi, avidità e sperperi di chi specula contro il prossimo.
Phillips, i cui avi italiani si chiamavano Filippi, arriva con una moglie ancor più legata agli Obama: Linda Douglass è stata a fianco di Barack nella campagna del 2008, è stata la portavoce del comitato del primo Inauguration Day e poi della riforma della Sanità fino al 2010. Non deve sorprendere che nei salotti di Georgetown la notizia è stata commentata come «la designazione a Roma del marito di Linda Douglas». Si tratta della First Lady politicamente più influente che si insedia a Roma dal Dopoguerra. Se è vero che Danielle Almeida Luzzatto, moglie dell’ambasciatore Richard Gardner negli Anni Ottanta, era molto apprezzata nei circoli democratici e che Betty Schlesinger, moglie di Melvin Sembler ambasciatore all’inizio di questo decennio, si rivelò una poderosa spalla nelle relazioni con l’Italia, nessuna delle First Lady del passato ha potuto vantare la capacità di Linda Douglass di «raggiungere l’orecchio del presidente degli Stati Uniti», come nel gergo di Washington si definiscono gli «insiders» doc.
A ben vedere, Linda Douglass si preannuncia come la donna più politicamente autorevole che risiederà a Villa Taverna dai tempi di Clare Boothe Luce, che fu ambasciatrice dal 1953 al 1956. In attesa della loro agenda romana, l’interrogativo a Washington è se i Phillips riusciranno a ospitare gli Obama nel borgo medioevale toscano che possiedono a Finocchieto, e a cui sono molto legati.