Johannes Buckler, Corriere della Sera 11/07/2013, 11 luglio 2013
LE TASSE SULLA CASA (PER CHI LE PAGA). E I REDDITI DA RILANCIARE
Caro Direttore,
«analizza i fatti, e parla con i dati». E allora parliamo con i dati per quanto riguarda l’Imu.
Un quarto delle abitazioni principali è risultato esente dall’imposta. Sul restante il 36,4% ha pagato meno di 100 euro, e meno di 200 euro il 62,05. Il 30% del totale è stato versato dal 6,8% dei proprietari pagando più di 600 euro. Cosa ne esce analizzando questi dati. Che pensare di rilanciare i consumi eliminando questa imposta è perlomeno curioso. Bückler è una persona discretamente agiata. I soldi risparmiati dall’ Imu finirebbero in un aumento dei suoi consumi? Assolutamente no, e per un motivo semplice. Chi è agiato o discretamente agiato i suoi consumi non li ha mai ridotti. Magari gli sprechi, che è diverso, ma non i consumi. Se si vuole veramente rilanciare i consumi esiste una sola soluzione: mettere qualche soldo in più nelle tasche di chi non riesce a spendere da tempo.
Chi è precario, chi ha perso un lavoro, insomma, chi è in difficoltà. Magari togliendoli a chi ha costruito il suo patrimonio immobiliare con redditi «esenti» da imposte, quello sì. Persone che difficilmente hanno evitato di pagare l’Imu stante che i redditi li puoi nascondere, ma gli immobili è un tantino più difficile. E vuoi vedere che…
Un caro saluto
Johannes Bückler