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 2013  luglio 09 Martedì calendario

CASALEGGIO PERDE UN CLIENTE

Beppe Grillo perde voti, almeno nei sondaggi, Gianroberto Casaleggio perde clienti. La società del co-fondatore del Movimento 5 Stelle non lavorerà più per il gruppo editoriale Mauri Spagnol, una delle principali case editrici italiane che, tra l’altro, detiene una quota azionaria nel Fatto Quotidiano. La notizia, anticipata dal sito di Vanity Fair, viene confermata da Stefano Mauri, patron del gruppo. Colpa della politica? La spiegazione di Stefano Mauri è tutta industriale: “Casaleggio ha stile di lavoro che risulta utile quanto un’azienda vuole terziarizzare tutto, oggi il gruppo Gems ha investito molto ed è pronto a gestire in proprio la parte web, diventata strategica con l’apertura del mercato degli ebook”. Come hanno imparato, talvolta a proprie spese, tutti i clienti della Casaleggio Associati, il capelluto esperto informatico gestisce i siti che gli vengono affidati in maniera molto diretta, non si limita a costruire la piattaforma informatica ma interviene sui contenuti e decide le strategie editoriali con cui attirare il traffico. Che nel caso di prodotti editoriali giornalistici crea un equilibrio complesso, un po’ come se la tipografia di un quotidiano imponesse al direttore la prima pagina del giornale. Proprio per l’eccesso di controllo, un paio di anni fa, Antonio Di Pietro ha smesso di affidare il suo blog – nonostante i risultati notevoli – alla Casaleggio associati.
IN GEMS IL METODO Casaleggio ha avuto effetti soprattutto sul sito cadoinpiedi.it, nato nel 2011 come evoluzione di uno storico blog di Chiarelettere (uno dei marchi del gruppo Gems) fondato da Marco Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez, Voglioscendere.it. Dopo la nascita del Fatto Quotidiano, nel 2009, e del suo sito, prima come blog ( Ante  fatto.it  ) e poi come testata ilfattoquotidiano.it diretta proprio da Peter Gomez, Voglioscendere ha resistito per un po’ e poi ha lasciato il campo a cadoinpiedi.it. Oggi il sito è privo di riferimenti espliciti a Chiarelettere e al gruppo Gems e, per attirare traffico, ha anche introdotto quella che in molte redazioni web è nota come “colonna infame”, cioè le notizie leggere tipo “Guarda per la prima volta un film a luci rosse, trova la moglie” che non offrono scoop ma sono garanzia di traffico. E infatti i clic sono arrivati, pare intorno ai 150mila utenti unici al giorno. L’accordo con Gems finisce il 31 dicembre, Casaleggio dovrà trovarsi altri clienti. Il risultato di bilancio del 2012 non è ancora noto, l’ultimo disponibile riferisce che nel 2011 ha chiuso in perdita di 57mila euro.
Il Sole 24 Ore, citando un anonimo esperto, aveva stimato che il grande successo del blog beppegrillo.it, curato sempre dalla Casaleggio, poteva determinare un giro d’affari tra i 5 e i 10 milioni di euro. Lo “staff”, cioè la stessa Casaleggio Associati, ha invece replicato che è gestito in perdita e che l’introduzione della pubblicità è stata necessaria per evitare di chiuderlo. Chissà se il bilancio 2012, quando sarà depositato, darà la risposta definitiva.