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 2013  luglio 07 Domenica calendario

LA CONSOB APRE GLI OCCHI SUL «CORRIERE»

Sul «Corriere» si accendono i riflettori della Consob: quanto accaduto venerdì è certamente fuori dal comune. È stato girato un quarto del capitale. Una enormità che non ha avuto riflessi particolari sul prezzo. Addirittura c’è stato un calo. Una dinamica che meriterà un po’ di attenzione. Sia perché assolutamente fuori dal normale (soprattutto per un titolo esile come Rcs) sia per il clima in cui è maturato. Fiat al 20% e Della Valle all’8,9% ma intenzionato a salire. L’ultimo giorno dell’aumento di capitale sembrava l’occasione giusta per la partita a scacchi. Invece il prezzo è rimasto stabile mentre sono esplosi gli scambi. Chi è stato a vendere? E soprattutto: chi ha comprato? «Mani amiche dei due rivali» spiegano le voci di Borsa riferendosi a Yaki Elkann e Diego Della Valle.
Risposte vaghe. Rendono, però sempre più forti i sospetti che, dietro tutte queste manovre, ci siano iniziative concertate fra gruppi di azionisti. Gli accordi preventivi, se dimostrati, condurrebbero immediatamente all’Opa obbligatoria. Ci sarebbe, infatti, un cambio di maggioranza rispetto all’attuale patto di sindacato. In questo senso assumono particolare evidenza le dichiarazioni fatte da Diego Della Valle nella conferenza stampa di giovedì. Ha parlato di contatti fra azionisti (escluso Elkann) per arrivare allo scioglimento dell’attuale parlamentino. Ma soprattutto ha espresso l’auspicio che «cinque azionisti al 10% prendano in mano il gruppo». Affermazioni generiche o indizio di un accordo per cambiare la maggioranza?
Tuttavia non è l’unico problema con le autorità di vigilanza. In prospettiva toccherà a Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust valutare la situazione. In particolare se prendesse corpo l’integrazione fra «La Stampa» e il «Corriere» cui collegare la fusione tra le rispettive concessionarie di pubblicità. Toccherà agli sceriffi valutare l’eventuale infrazione alle regole della libera concorrenza. Per Elkann, comunque, c’è un appuntamento più ravvicinato. Martedì è in calendario l’assemblea dei soci Fiat. Facile immaginare, soprattutto alla luce dei recenti scontri sindacali, che qualche azionista chieda lumi sull’opportunità dell’investimento di cento milioni in un settore come la carta stampata, tanto lontano dall’auto.