Marco Belpoliti, La Stampa 8/7/2013, 8 luglio 2013
APPESI AL CERCA-INDIRIZZI
L’ indirizzo è sicuro: una piccola trattoria di Mantova. Ce l’hanno indicata amici che abitano nella città lombarda. Siamo stati preceduti. Una piccola folla staziona nella saletta d’ingresso bramando un tavolo. Ma come avranno fatto a sapere di questo ristorante low cost così buono? Saliamo a piedi un sentiero montano. Ad attenderci c’è un rifugio dove si beve una buonissima birra locale e si mangiano piatti casalinghi; di solito non c’è mai nessuno.
Arriviamo e tutti i tavoli sono pieni. L’hotel che cerchiamo è dietro alle dune. Solo quattro stanze e un piccolo ristorante di fronte al mare. Non rispondono al telefono, e non accettano prenotazione via email. Con le quattro ruote di un amico arranchiamo sul tratturo e siamo lì. Tutto occupato. Sarà capitato anche a voi, d’arrivare e di trovare tutto pieno: ristoranti, osterie, bettole, bed &breakfast, piccoli alberghi. Ora neppure più in monasteri o nelle foresterie dei conventi ci sono posti liberi. In particolare sono ricercati locali poco costosi, dove si mangia e dorme bene a prezzi contenuti: ottimo rapporto tra qualità e prezzo.
La responsabilità del tutto esaurito non è tanto delle guide turistiche, che pure si sono moltiplicate, e dove si trovano indicati posti un tempo conosciuti solo da pochi, quasi sempre comunicati con il passaparola. I libri costano e non tutti vogliono, o posso, investire da 20 a 35 euro per una guida di osterie, ristoranti o alberghi. No, oggi a creare l’ingorgo sono gli occhi dilatati di una civetta che ci guarda pensosa dalla pagina internet: Trip Advisor. Non costa nulla: una guida costruita dalla rete e per la rete, realizzata grazie alla «intelligenza collettiva» di viaggiatori e turisti. Non c’è più alcun luogo del mondo che non sia già stato visitato da qualcuno, e non abbia ricevuto giudizi scritti che si possono consultare computer o smartphone. Inoltre, grazie ad alcune app il viaggiatore sa cosa c’è lì intorno, quali ristoranti si offrono nel luogo dove si trova, consultando istantaneamente i giudizi dei clienti precedenti. Così nessuno va più alla cieca, ma nessuno scopre più nulla. Tutto classificato, tutto scrutinato, tutto votato. Potere della democrazia informatica. Quando finalmente riusciamo a sederci nella trattoria di Mantova, al tavolo vicino c’è un signore che commenta: «Su Trip Advisor c’erano dieci giudizi su questo locale. Tutti positivi. Avevano ragione». Abbiamo atteso solo 45 minuti.