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 2013  luglio 07 Domenica calendario

Bebè, il boss dei due mondi re della coca che veste firmato Ha trafficato con la droga in Europa e Sud America Le immagini diffuse dalla tv colombiana mostrano la scena: gli agenti circondano tre persone sedute all’interno di un centro commerciale, chiedono i documenti ad un uomo corpulento

Bebè, il boss dei due mondi re della coca che veste firmato Ha trafficato con la droga in Europa e Sud America Le immagini diffuse dalla tv colombiana mostrano la scena: gli agenti circondano tre persone sedute all’interno di un centro commerciale, chiedono i documenti ad un uomo corpulento. Lui presenta una carta di identità venezuelana intestata a Silvano Martino. È falsa. Quell’uomo è Roberto Pannunzi, 67 anni, italiano, uno dei più grandi trafficanti del mondo di cocaina. Lo hanno scovato a Bogotà, con un’operazione condotta dal servizio anti-droga italiano, guidato dal generale Andrea De Gennaro, la polizia locale e la Dea americana. Contro Pannunzi, conosciuto come il «Pablo Escobar» dell’Italia, c’era un fascicolo grande quanto un’enciclopedia, costruito con indagini condotte dall’Italia alla Spagna, dal Canada agli Usa arrivando fino al Sud America. All’interno le prove dei suoi rapporti con mafia siciliana, ’ndrangheta, cartelli locali. Il criminale, dopo essere stato trattenuto al comando di polizia, è stato espulso ed è arrivato a Roma nella serata di ieri. «Dal 2010 gli stavamo dietro, era una persona molto credibile, un affabulatore, un buon venditore, con una grande dialettica io l’ho interrogato un paio di volte ed era estremamente furbo e intelligente», questo il commento del procuratore aggiunto Nicola Gratteri, uno degli investigatori che più ha seguito le tracce di Pannunzi, detto Bebè. Anche questa volta, come in precedenza, il narcotrafficante ha detto di sentirsi «male». Forse spera di finire di nuovo in una clinica da dove è già scappato due volte. (Questo era il cappello: il pezzo di Olimpio non sono riuscito a scaricarlo)