VARIE 6/7/2013, 6 luglio 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - RICOMINCIANO I SALDI E CI SI PREPARA ALL’ESODO (ANZI AL NON-ESODO)
NON CI SONO PIU’ BOLLINI NERI (REPUBBLICA.IT)
Parte oggi il piano per la gestione della viabilità in vista dell’esodo estivo che, per la prima volta dopo diversi anni, non prevede alcuna giornata da "bollino nero". Il piano, messo a punto da Viabilità Italia - il Centro di coordinamento del Viminale cui spetta la gestione delle situazioni di crisi - contiene una serie di misure informative ed operative per garantire la sicurezza degli spostamenti ed è pubblicato sui siti del ministero e della polizia. Una buona notizia per molti, una cattiva notizia, forse, per gli operatori turistici (e non solo): gli effetti della crisi si fanno sentire, e chi ha percorso le autostrade italiane in questi primi giorni d’estate, in cui il primo calo di flusso di veicoli commerciali e di auto utilizzate comunque per spostamenti di lavoro, viene comunque parzialmente compensato da camper, auto con barca al seguito e famiglie in palese assetto da vacanza, ha osservato strade quasi vuote. Anche di ospiti stranieri.
Il calendario con le date a rischio, spiegano asetticamente da Viabilità Italia, ha comunque tenuto conto del progressivo cambiamento dei costumi degli italiani, con flussi di traffico meno concentrati in una sola giornata e distribuiti nei week end di tutta la stagione estiva lungo direttrici di traffico che portano verso le località turistiche. Per questo non sono previste giornate da bollino nero, mentre la maggiore intensificazione del traffico è attesa a partire dall’ultimo week end di luglio, con una criticità particolare per sabato 3 agosto, giornata nella quale, sulla base di quanto registrato negli anni precedenti (l’anno scorso, sabato 4, la fascia oraria 6-14 era da bollino nero) si prevedono volumi di traffico molto sostenuti in alcune aree con possibili code.
Accanto alle misure di vigilanza garantite da Polizia, Carabinieri e dalle polizie locali, nei nodi più strategici per i flussi turistici verrà assicurata anche la sorveglianza aerea, con la trasmissione delle immagini dagli elicotteri e dagli aerei della Polizia alla centrale operativa di Viabilità Italia.
Il Centro, inoltre, monitorerà in ogni fine settimana l’andamento del traffico, fornendo aggiornamenti sulla situazione della circolazione ed indicazioni e consigli per chi è in viaggio. Nel dettaglio, il piano contiene l’indicazione delle direttrici maggiormente interessate dal traffico turistico, le misure di intervento predisposte da tutti gli Enti coinvolti, l’elenco cantieri inamovibili, l’indicazione delle misure informative e di assistenza per gli utenti, le informazioni per chi si muove in treno ed i servizi della Polizia Ferroviaria.
Confesercenti. E’ sempre mare-mania. In effetti, comunque, la concentrazione delle vacanze nel solo periodo d’agosto sembra un ricordo. Secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, il mese tradizionalmente preferito per le ferie nel nostro paese batterà quello che lo precede, ma solo per... 4-3: si prevedono, infatti, 13,4 milioni di vacanzieri ad agosto, contro 9,8 a luglio e una cifra di poco inferiore rispetto quest’ultimo mese tra maggio e giugno scorsi e settembre. Come sempre, la destinazione preferita sarà il mare: lo sceglieranno circa 12,8 milioni di italiani, il 50 per cento di coloro che andranno in vacanza (la somma dei numeri dei vacanzieri mese per mese eccede questo totale, evidentemente chi spezza le vacanze viene conteggiato più volte). In ogni caso, la quota degli amanti di mare, spiaggia e sole è in calo: era il 53 per cento l’anno scorso e addirittura il 73 nel 2006. Salgono invece le città d’arte, con il 14 per cento contro l’11 dell’anno scorso. Stabile la montagna, scelta dall’11 per cento dei vacanzieri italiani.
Coldiretti. A luglio 2 milioni in meno. I segnali di allarme sulla crisi arrivano da Coldiretti, che da un’indagine che ha commissionato a Ipr Markteting lascia emergere dati complessivamente al ribasso. Se è vero, infatti, che luglio è il mese scelto da un terzo circa degli italiani che fanno vacanza - valore non in antitesi con quello dello studio Confesercenti - saranno ben 2 milioni in meno gli italiani in partenza nel mese in corso, rispetto all’anno precedente. E se è vero che saranno quasi 32 milioni gli italiani che si concederanno almeno un giorno di vacanza fuori casa (ma altre statistiche considerano vacanza un periodo di almeno 4 notti trascorse in una camera diversa dalla propria, e da quel tipo di conti scaturisce un totale di vacanzieri ben al di sotto del 50 per cento), la tendenza sarà al risparmio: si accorciano le distanze (lo fa il 32 per cento dei vacanzieri) e la durata media del periodo (25), si dà la caccia all’offerta dell’ultimo minuto, si parte, appunto, in "bassa stagione" (18). E per far quadrare i conti, si taglieranno gli extra, anche durante il soggiorno fuori dalle mura domestiche: niente parchi giochi, discoteche e cinema per il 33 per cento, alloggi di qualità e costo inferiore per un italiano su 4, niente souvenir e ricordi per il 37 per cento. Solo il 34 per cento dei vacanzieri del Belpaese non cambierà le proprie abitudini. Sul fronte di competenza diretta, Coldiretti fa notare che il 51 per cento degli italiani consumerà i propri pasti tra ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi, contro un 7 per cento che sceglierà bar e fast food, mentre chi sceglierà di cucinare in proprio, anche per risparmiare, sfiora il 40 per cento. (06 luglio 2013).
COMINCIANO I SALDI (REPUBBLICA.IT)
MILANO - I Saldi prendono oggi il via in tutta Italia e provano a ridare slancio a consumi sempre più asfittici e ottimismo ai commercianti alla presa con chiusure a raffica per mancanza di clienti. Dopo gli anticipi in Basilicata, Campania e Molise - dove sono già iniziati il 2 luglio -, oggi è la volta del resto delle Penisola.
Per i commercianti e i consumatori si tratta di una sorta di prova del nove. L’anno scorso, infatti, è andato in archivio con la maggiore diminuzione delle spese da parte delle famiglie italiane mai registrata dall’Istat dall’inizio delle sue serie storiche, cioè dal 1997: -2,8%. Tra i vari settori colpiti dalle sforbiciate di budget, quello dell’abbigliamento e delle calzature è stato il più investito: nel 2012 le spese in questo settore sono crollate di oltre 10 punti percentuali. Considerando la continua stretta ai redditi e le persistenti difficoltà economiche, però, non sarà facile vedere chiari segni di inversione di tendenza. Non a caso, anche i vari attori in campo sono in profondo disaccordo sulle stime di questa stagione di promozioni.
Le prime indicazioni, a poche ore dal via dei ribassi, arrivano dal Codacons, che registra una "partenza sottotono per i saldi estivi nelle principali città italiane" con note positive solo per le boutique di alta moda grazie all’afflusso dei turisti stranieri. "Complice il bel tempo e le alte temperature in quasi tutta la penisola - spiega l’associazione in una nota - si sta registrando una diminuzione del numero di cittadini a caccia d’affari nelle vie dello shopping e nei centri commerciali. Quantitativamente - afferma il Codacons - le riduzioni nelle vendite rispetto agli sconti estivi del 2012 variano nelle principali città dal 12% al 17%". L’associazione vede i piccoli negozi tra i più colpiti, mentre il budget a disposizione degli italiani è descritto come "dimezzato".
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, invece, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro - meno di 100 euro a testa - per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro. Le vendite estive rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta costantemente in linea con il calo del reddito disponibile, ricordano i commercianti.
Ben diverso il quadro tratteggiato da Federconsumatori e Adusbef, che giudicano "decisamente sovrastimate le stime di Confcommercio sulla spesa che le famiglie italiane effettueranno durante la stagione estiva dei saldi". In una nota si rileva come "emerso dall’indagine a campione effettuata dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, le vendite a saldo quest’anno registreranno un calo dell’8-9%. Solo una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa che si attesterà a circa 117 euro a famiglia, con un giro di affari di circa 1 miliardo (per la precisione 936 milioni di euro)". Un quarto, dunque, di quanto stimato dai commercianti.
(06 luglio 2013)