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 2013  luglio 03 Mercoledì calendario

È GIANNINI IL NUOVO PRINCIPE DEL LIBANO

Beirut ha detto sì: il nuovo ct del­la nazionale di calcio del Libano è Giuseppe Giannini. La stampa libanese fino a 24 ore prima della no­mina aveva bocciato la candidatura del­l’ex “Principe” della Roma. Il quotidia­no della capitale L’Orient-Le Jour, sen­tenziava: «Giannini, 48 anni, è stato un ottimo calciatore della Roma e della Na­zionale italiana ma come tecnico ha fat­to solo tanta Serie C, qualche compar­sa in B e un’esperienza fallimentare nel­la serie A rumena... È come affidare la nazionale al primo venuto».
Sarà, ma intanto il “novello” Giannini da ieri ha preso il posto del tedesco Theo Bucker esonerato due settimane fa do­po la mancata qualificazione alla fase finale delle qualificazioni per i Mondia­li di Brasile 2014.
Giannini al rush finale ha vinto il “derby romanista” con Francesco Moriero, an­che lui contattato dalla federazione li­banese per il posto da selezionatore. Ma il Principe, spiazzando tutti, ha firma­to un contratto biennale. Una trattati­va lampo portata avanti da Lodovico Spinosi, agente Fifa e figlio del romani­sta Luciano.
Primo obiettivo chiesto al nuovo ct: la qualificazione alla Coppa d’Asia 2015. «La federazione non mi ha chiesto di vincere, ma di fare crescer u­na generazione di calciatori e porre le basi per un futuro roseo - spiega Gian­nini - . Ho trovato giocatori molto bra­vi tecnicamente e molto veloci, cercherò di farli progredire a livello tattico e pro­fessionale. Penso che noi allenatori ita­liani abbiamo una grande cultura del lavoro che vorrei trasferire qui».
Con Giannini si allarga la colonia dei ct italiani all’estero. Il decano resta Gio­vanni Trapattoni, che dal 2008 guida l’Ir­landa coadiuvato da Marco Tardelli. Fa­bio Capello è passato dalla panchina dell’Inghilterra a quella della Russia e il Giappone nel 2011 ha vinto la Coppa d’Asia con ct Alberto Zaccheroni. Di re­cente le giovanili del Congo sono state affidate a Paolo Berrettini, mentre il ct del Gambia è Luciano Mancini.
Italiani di successo sulle panchine dei club all’estero sono l’ex ct Marcello Lip­pi, allenatore del Guangzhou, in Cina, Carlo Ancelotti, il secondo italiano ad allenare il Real Madrid dopo Capello, Luciano Spalletti allo Zenit San Pietro­burgo, Claudio Ranieri al Monaco e Fa­brizio Ravanelli appena ingaggiato dal­l’Ajaccio. Nella Premier se ne è appena andato Roberto Mancini che nel 2012 ha vinto il titolo nazionale con il Man­chester City, ma sono rimasti Gianfran­co Zola manager del Watford e Paolo Di Canio del Sunder­land. Con il laziale Di Canio, Giannini ha duellato in diver­si derby quando mi­litava nella Roma, che ieri gli ha invia­to gli auguri via twit­ter. Uno strappo ri­cucito con il club giallorosso, dopo che Giannini aveva criticato la scelta di Andreazzoli al posto di Zeman. «Qui sembra che meno hai a che fare con il passato della Roma e più vieni preso in considerazione. Per­ché il mio nome non viene mai preso in considerazione?», si chiedeva ama­ro il Giannini disoccupato, ora nuovo ct del Libano.