Mario Ajello, Il Messaggero 30/6/2013, 30 giugno 2013
PDL ADDIO, IL SIMBOLO DEL ’94 ALLE REGIONALI DI OTTOBRE
Forza Italia esordisce subito. Prima delle europee del 2014 e prima anche, semmai ci fossero, delle elezioni anticipate di fine 2013. La vecchia-nuova creatura berlusconiana avrà il suo primo test alle regionali del 27 ottobre in Basilicata e in Trentino Alto Adige. In quelle occasioni il Pdl già non ci sarà più sulla scheda, sostituito dalla bandiera bianco-rossa-verde, ossia dal logo originale con cui nel ’94 cominciò l’avventura del movimento del Cavaliere. Si riparte da quel marchio e da quella idea di partito. E Alfano? Il format Forza Italia prevede anche lui? «Ma certo», dice Michaela Biancofiore: «Però nello statuto di Forza Italia, che non verrà cambiato, la figura del segretario non c’è. Soltanto il presidente, naturalmente Berlusconi, e il coordinatore organizzativo». Che a suo tempo fu Scajola, difficilmente potrà essere Angelino e probabilmente sarà Daniela Santanchè. La prima sede della nuova Forza Italia è stata aperta ieri a Bolzano, per iniziativa di Biancofiore. La quale racconta: «Oltre a riprendere le vecchie bandiere e le vecchie spillette, mi sono rimessa al polso il braccialetto azzurro con su scritto Berlusconi Presidente».
IL LOGO
Intanto, a Roma, si lavora al logo per le regionali e per tutto il resto. E i dubbi sono stati subito superati. Si era pensato, per un attimo, ad aggiungere 2.0 alla dicitura Forza Italia, ma niente: il simbolo originario, senza variazione alcuna, è stato giudicato a Palazzo Grazioli il più forte ed evocativo. Spiega Antonio Palmieri, responsabile comunicazione elettorale e Internet del (fu) Pdl: «Quello di Forza Italia è un simbolo che parla da solo e dice tante cose. La prima: contiene un’incitazione, Forza Italia appunto, che mai come adesso suona attualissima. La seconda: quel simbolo dice che lì c’è Berlusconi e lo dice senza bisogno di scriverlo. La terza: può evocare un nuovo inizio, una ”chiamata alle armi”, per chi ci ha votato in passato e alle ultime elezioni ha scelto Grillo».
«Un ritorno indietro la rinascita di Forza Italia? Macchè», assicura Berlusconi a chi lo chiama in queste ore: «Per ritrovare la retta via, a volte occorre fare un passo indietro». Proprio quanto pensano, e nel caso di Palmieri scrivono su Twitter, quelli che stanno materialmente lavorando al grande ritorno. E gli ex An che fine faranno nella nuova creatura e che cosa s’inventeranno se esclusi da Forza Italia? «Io - dice Marcello De Angelis, che da quella storia proviene ed è direttore del Secolo - la penso come Leo Longanesi: non mi fanno paura le guerre, mi fanno paura i reduci. Quindi, se bisogna andare oltre il Pdl, non si torni indietro a Forza Italia e ad An. Tutti auspicano, anche da sinistra, il ritorno nel quadro politico di una destra credibile, ma dev’essere credibile a partire dai suoi interpreti».
LISTA DI NOZZE
I nodi politici sembrano perfino più complicati di quelli finanziari e organizzativi. In questo campo, sarà adottato quello che il Cavaliere chiama «modello lista di nozze». Ovvero: senza più il finanziamento pubblico, i dirigenti e i militanti di Forza Italia chiederanno soldi, ai grandi e ai piccoli investitori, agli imprenditori e a tutti gli altri, non a fondo perduto e genericamente «per il partito» ma per iniziative specifiche. Come si fa quando si sceglie un regalo per uno sposo e una sposa. E in questo caso, come sempre, è Berlusconi a incarnare sia lui sia lei.
Mario Ajello