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 2013  maggio 26 Domenica calendario

MANDELA, RIUNIONE DI FAMIGLIA PER IL «DOPO»

Un volo di cento colombe bianche ha riempito per un attimo il cielo sopra l’ospedale dove continua a lottare l’alfiere della pace, dell’anti-apartheid, lui che di battaglie ne ha fatte tante e vinte anche. È un combattente, come lo ha definito più volte chi lo conosce bene. Madiba è riuscito ad aprire gli occhi e a sorridere quando gli hanno detto che Obama sarà presto in visita in Sudafrica. Ma se l’anima è forte, il corpo purtroppo non lo è altrettanto. Non migliorano infatti le sue condizioni di salute, e tutto intorno a lui è ormai è un misto di speranza e rassegnazione. È in «condizioni ancora gravi ma stabili», ha riferito ieri mattina la nipote Ndileka. Le sue condizioni «restano invariate», ha ribadito il presidente sudafricano Jacob Zuma in una nota. «I medici fanno del loro meglio per assicurare il suo recupero e benessere». «Dobbiamo sostenere Mandela e la sua famiglia. E dimostrargli il nostro amore e apprezzamento per la sua leadership durante la battaglia di liberazione e nei nostri primi anni di libertà e democrazia».
La famiglia Mandela, intanto, si è riunita a Qunu, villaggio natale dell’ex presidente sudafricano, per un briefing. Secondo il sito d’informazione africano Mail&Guardian, diverse auto sono state viste nelle vicinanze della tomba di famiglia, che sorge poco distante dall’abitazione. Tuttavia, non è ben chiaro il motivo di questa riunione familiare, ma secondo la tradizione Xhosa (gruppo etnico di origine Bantu, originario dall’Africa centrale a cui appartiene Mandela) quando una famiglia visita la sua tomba è vicino per un loro caro il momento di unirsi ai suoi antenati.
Intanto riprende quota la possibilità di un incontro venerdì tra Mandela e Barack Obama, che sarà presto in visita in Sudafrica. Appena poche ore prima il ministro sudafricano degli Affari Esteri, Maite Nkoane Mashebane, aveva però definito questo incontro poco probabile. Perché «qui quando le persone sono malate cerchiamo di dare loro il tempo di recuperare».