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 2013  giugno 15 Sabato calendario

IL PD AFFIDA FINMECCANICA A UNA STUDIOSA FANTASMA

Il futuro di Finmeccanica è nelle potenti ma­ni di due personaggi influenti: Guglielmo Epifani, segretario del Partito democrati­co. E Lisa Jeanne, ricercatrice francese dell’In­stitut d’études politiques de Paris (Sciences Po) che da tempo si occupa del caso. Le mani di Epifani sono decisamente più famose: sono quelle, per intenderci, che reggevano il pizzino in cui un fotografo dalla vista lunga ha immortalato i nomi per le prossime nomine da fare anche nel gruppo della Difesa. Ma gli arti che contano sono quelli della professores­sa Jeanne. È lei, proprio lei, che ha scrit­to un poderoso studio sul gruppo ita­liano e che è stato pubblicato in tre puntate da Nens, il centro studi fonda­to da Pier Luigi Bersani che tiene insie­me le migliori menti economiche del­la sinistra.
Lo studio ha avuto e continua ad ave­re un’eco straordinaria. Il titolo della ricerca è inequivocabile: «Decisioni governative: o radicali o controprodu­centi ». La studiosa francese chiede «un rovesciamento copernicano di una strategia manageriale erronea, er­ratica, inconcludente» e così via. Di­strugge, l’esimia ricercatrice di Scien­ces Po, l’attuale gruppo dirigente di Finmeccanica. È miele per le orecchie di chi sta pensando, in occasione della prossima assemblea del 4 luglio, al ri­baltone nel gruppo. Dalla Francia ci chiedono la presa di Monte Grappa. La dettagliata ricerca di Nens, grazie al­la vitalità di cui le buone idee godono, è passata ovunque: dai siti ai quotidia­ni. L’ultimo a citare lo studio della Jeanne è stato il Corriere della Sera .
Ecco perché la Zuppa si è messa sul­le tracce della nostra eroina. Voglia­mo un’intervista della Jeanne? Occor­re rintracciarla. La rete, che pure tanta gloria le sta riconoscendo in Italia, non la conosce. O meglio Google non scova Lisa Jeanne. Alcune ce ne sono: una giornalista a San Francisco e una parrucchiera a Chicago. Su di lei, lo sterminato mondo della rete, ci propo­ne solo la ricerca pubblicata da Nens. Può darsi che sia una fantasia del Big Data e che abbia escogitato un buon metodo per celare la sua presenza ac­cademica nella volgare matassa di in­ternet. Proviamo a questo punto il mo­tore di ricerca dell’università parigina che la dovrebbe annotare tra le sue menti più brillanti e digitiamo Lisa e poi Jeanne e poi anche separati: non troviamo un bel tubo. Niente. Come se non esistesse. Ma è ovvio, come leg­giamo sulla sua striminzita presenta­zione di Nens, la nostra Lisa «è una ri­cercatrice francese di Sciences Po che da tempo si occupa del caso Finmecca­nica ». Forse, la poveretta, solo di que­sto si occupa e il motore di ricerca del­l’università snobba la sua monoma­nia, per di più rivolta ad un’impresa ita­liana. Questi maledetti francesi. Riepiloghiamo: Lisa Jeanne per la re­te non esiste, per il sito della sua univer­sità tanto meno e per la nostra cono­scenza dei fatti italiani mai sentita. Non resta che il telefono. «Buon gior­no sono il cuoco della Zuppa e vorrei parlare con la vostra ricercatrice Jean­ne o comunque avere una mail per contattarla». «Cosa?», ci dicono dal­l’altra parte del telefono. «Sono Nicola Porro, un giornalista, vorrei parlare con Lisa Jeanne». «Un momento». Pas­sa qualche istante. «Non abbiamo al­cuna Lisa Jeanne, ma cerca un studen­tessa? ». «Ah sì, perché no», rispondo, pensando che in fondo un piccola mil­lanteria non si nega a nessuno. «Non ci risulta».
Lisa Jeanne, ti prego, se esisti batti un colpo. Con le tue puntute analisi stai contribuendo a cambiare la gover­nance di Finmeccanica, ma sembri non esistere. Nessuno da queste parti può ritenere che persone serie e fred­de come Bersani e Visco ( altro fondato­re di Nens) si siano inventati una ricer­catrice per dare sostanza al fogliettino che teneva in mano Epifani. Questo non lo crediamo. Lisa, se ci sei, batti un colpo. Anche se non hai gli occhi blu.