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 2013  giugno 13 Giovedì calendario

SANTACROCE, ORA E’ LA VITA AD ANDARE IN STREAMING

Appena ho letto su Da­gospia che Isabella Santacroce scriverà un’autobiografia in streaming ho pensato ecco, è la fine, mi è diventata grillina pure lei. Ma poi mi sono detto: possi­bile? A Isabella gliene frega di po­litica quanto a Grillo di Marcel Proust. Così senza aspettare nemmeno un minuto l’ho chia­mata.
Isabella mi risponde «Ehi, Ala­no», perché io sono Alano, mi chiama così da anni, appena mi ha visto mi ha chiamato Alano, che poi è diventato Alan, a volte anche Alan Delon. Da parte mia viceversa da anni le scuso tutto, soprattutto i discorsi sulla reli­gione e i fantasmi e i crocifissi, che non scuso a nessuno ma in lei fanno parte di una visionari­tà speciale, sono la materia di cui sono fatti i suoi romanzi, cre­ature stranissime, affascinanti fantasmi di carta.
«Cos’è questa storia dell’auto­biografia in streaming? Non sa­rai diventata grillina?».
«Grillina? Cos’è?».
Tiro un sospiro di sollievo, Isa­bella è sempre lei, fuori dal mon­do, cioè è dentro il suo mondo fantastico, l’unico che veramen­te conta per uno scrittore.
«Spiegami».
Non se lo fa ripetere e mi spie­ga serissima che sarà un’auto­biografia scritta online, con foto e video. In pratica mentre lei scri­ve, il lettore si collega e interagi­sce con lei e con l’opera stessa, in diretta. Neppure i grillini ci hanno pensato.
«Che tipo di foto e video?».
«Della mia vita, personali, mai visti, e altro che succederà dal vivo, strada facendo».
«Fico» dico.
In realtà se lo facesse la Baric­co o chiunque altra sarei già scoppiato a ridere, ma Isabella va presa sul serio perché è l’uni­ca scrittri­ce italiana che nella let­teratura ci crede davvero, e la let­teratura, bisogna ammettere, la ricambia felicemente. Per la sua Trilogia di Desdemona Undice­sima ha passato dieci anni blin­data in casa, è tutt’altro che un’esibizionista. Gli esibizioni­sti sono come Saviano, si esibi­scono e non scrivono, o scrivo­no i libri di Saviano. E poi avete mai visto Isabella in televisione? Ci va di rado, e quando ci va ci va a modo suo: se Chiambretti le chiede di raccon­tarle il suo ultimo romanzo ri­sponde «5+2», chi vuole intende­re intenda.
A questo punto mi sono mes­so a prendere appunti, per cui sappiate che: 1) L’autobiografia si chiamerà La Stan­za di Desdemona Undicesima, e comincerà a es­sere scritta il 24 giugno sul portale www.desde­monaundicesima.com. 2) Per entrare nella stanza ci sarà una chiave d’accesso, che sarà a pagamento (e nessuno rompa le palle su questo, pagate il cornetto e il cappuccino al bar, pagate il canone Rai, pagate per andare al cinema, quindi paga­te Isabella senza fiatare).
3) Ovviamente potete leggere quello che scriverà Isabella solo se avete l’accesso. Il mese dopo, se l’autobiografia continuerà, potete comunque iscrivervi, ma non leggere quello che Isabella ha scritto il mese precedente.
«Tipo le primarie del PD» mi viene da dire, «che se uno non aveva votato al primo turno non poteva votare Renzi al secon­do?».
«Tipo cosa, Alano? Io di politi­ca non capisco niente».
«Hai ragione, scusa, conti­nua».
Non prendetela con legge­rezza, Isabella è una grande performer, lo sa bene chi è ca­pitato a una sua presentazione: in una normale libreria lei salta­va fuori con tan­to di corpo di bal­lo e conigli mecca­nici, indossando maschere impossibili, tra piume e sbuffi, e urlando a uno del pubblico che le puntava ad­dosso un obiettivo: «Non voglio essere fotografata!» (potete vedere la scena su Youtube). Men­tre la­ maggior parte degli scritto­ri italiani si esibiscono in presen­tazioni mortifere con il critico amico di turno. A me sembra a scatola chiusa un’ottima alter­nativa dell’ennesima puntata di Piazzapulita o Servizio Pubbli­co, o al connettersi al blog di Cin­que Stelle.
Tra l’altro sappiate che: 4) Isabella sarà presente con la maschera e la voce di Desde­mona Undicesima: «la mia voce più lirica, l’oscuro di me, che è Isabella Santacroce con la ma­schera». 5) I commenti dei lettori di­venteranno parte stessa di un li­bro a tiratura limitata, La stanza di Desdemona Undicesima, a cui però non si avrà diritto automaticamente per aver parteci­pato allo streaming, ma sarà messo all’asta. E mi sembra giu­sto. E anche degno di nota: nel­l’era degli ebook, Isabella torna alle edizioni limitate.
A chi non la conosce può sem­br­are contraddittorio: mette tut­ta se stessa nei suoi libri, ma al contempo ha bisogno di manife­starsi, di uscire dalla letteratura per riprendersi il proprio corpo.
«Non è uscire dalla letteratu­ra, ma esserlo in tutto. La mia scrittura deve la sua unicità al­l’unicità del mio essere. Io sono il primo libro che ho scritto».
Quindi, cos’altro dire? Accor­rete numerosi, io ho già compra­to il biglietto con il mio codice d’accesso, il nickname non pote­va essere che Alan, e sono qui a aspettare il primo streaming.