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 2013  giugno 12 Mercoledì calendario

LA REGGIA DEI DELLA VALLE FA LE SCARPE ALLE POPSTAR

E dire che nelle sue appari­zioni televisive Diego Della Val­le si è spesso schierato contro gli «arzilli vecchietti» del capita­lismo italiano che dovrebbero godersi la famiglia lasciando stare la conduzione delle azien­de ai giovani rampanti. Si po­trebbe pensare che Mister Tod’s per i suoi investimenti im­mobiliari scelga soluzioni gio­vanilistiche e invece la megavil­la l’imprenditore marchigiano l’ha acquistata a Miami, in Flori­da, un tempo nota come buen retiro dei ricchi pensionati di New York, stufi del freddo nella Grande Mela.
Certo, Miami si è molto tra­sformata negli ultimi anni: non è più l’approdo principale per gli esuli cubani ma un vero e proprio ritrovo del jet set inter­nazionale. E, soprattutto, italia­no: dall’hotel del «signor Die­sel» Renzo Rosso alle case degli ex calciatori Paolo Maldini e Christian Vieri. E così anche Diego Della Valle si è unito al «gruppone» realizzando anche un buon affare. Secondo quan­to rivela il sito Tmz.com, ha in­fatti acquistato per una cifra inferiore a 14 milioni di dollari (10,5 milioni di euro) la super­villa del cantautore e pianista Billy Joel: 825 metri quadrati, sette camere da letto e 8 bagni, il tutto vista mare nella splendida cornice di La Gorce Island, dove tra i vicini di casa Diego Della Valle si ritroverà una pop­star (anche se un po’«stagiona­ta») del calibro di Cher.
Per il signor Tod’s, comun­que, è stato un affare: Billy Joel (chi non associa il nome al vol­to può ricordare le celebri Hone­sty, Just the way you are e Up­town Girl) comprò il «villone» nel 2006 per 13,5 milioni di dol­lari ai quali va aggiunta la succo­sa commissione del mediatore immobiliare e l’ha messa in ven­dita nel maggio del 2012 per 14,75 milioni. Una sciocchezza se si considera che, secondo Forbes, il patrimonio del proprietario di Ho­gan e Fay è stimato in 1,5 miliardi di dollari (1,1 mi­liardi di euro). Per Joel, inve­ce, si è trattata di una perdita secca perché l’im­mobile è stato ce­duto a un prezzo infe­riore alla sua rivalutazione annua. Ma evidentemente vive­re solo di concerti con tre ex mo­gli alle spalle (e soprattutto 20 anni senza un nuovo album!) non è per niente semplice.
In fondo, Della Valle - stressa­to dalla conduzione di una mul­tinazionale, dalla battaglia per contendere il Corriere al patto di sindacato di Rcs e dalla sua amata Fiorentina - si meritava un «gioiellino» a Miami. Ancor più se a prezzi di saldo (nel 2012 un imprenditore italiano ha ac­quistato nello stesso posto una mansion da 25 milioni).
Resta, però, un dubbio. Della Valle ha avviato una campagna di solidarietà invitando gli imprenditori a destinare l’1% dei propri utili a scopi sociali (cosa che egli ha già fatto per la natia Casette d’Ete). Forse un po’ di «morigeratezza» (tipo quella dell’Avvocato che rinunciò a portare Maradona alla Juve cau­sa scioperi Fiat) non avrebbe guastato. Anzi, a proposito di Avvocato, a Miami Della Valle potrebbe incrociare Lapo Elkann, fratello del giovane presidente della Fiat, John, che Mi­ster Tod’s critica un giorno sì e l’altro pure. Ecco, uno spende 10 milioni e gli tocca pure il vici­no «scomodo».